INTER-JUVENTUS CONFERENZA STAMPA DE BOER / MILANO – Alla vigilia di Inter-Juventus, Frank de Boer ha incontrato i cronisti nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile per rispondere alle loro domande. Questa la diretta testuale della conferenza stampa, offerta da Interlive.it.
“Se mi aspettavo così tanta pressione? Sì, quando alleni l’Inter è così, la pressione è forte se non arrivano i risultati. Non puoi cambiare tutto in poche settimane, come ho detto all’inizio non può bastare così poco tempo. Noi stiamo lavorando e sono convinto che miglioreremo, per me la pressione non è un problema, posso guardarmi allo specchio con onestà e dire che sto facendo il massimo. È un progetto, i tifosi sanno che ci vuole tempo. La Juventus arriva al momento sbagliato? Andiamo a giocare contro un grande avversario, dobbiamo rispettarli ma non avere paura di loro. La Juventus è una squadra difficile da battere, ma possiamo riuscire a ottenere un buon risultato se tutto va per il verso giusto, dobbiamo essere combattivi com’è stato nella sfida di Coppa Italia dell’anno scorso, quando l’Inter ha vinto 3-0″.
“Perché i tifosi dovrebbero credere in noi? Perché sono i nostri tifosi. Devono avere fiducia in noi, per noi in questo momento è importante che loro ci stiano vicino, il loro calore in una partita di questo tipo può cambiare tutto. La loro passione si vede nei momenti difficili. In tutte le squadre è difficile arrivare subito ai risultati, però abbiamo una squadra di qualità e penso che lavorando sodo possiamo far bene. Adesso bisognerà trovare il giusto bilanciamento perché la formazione non potrà essere sempre uguale, in futuro avremo un gruppo principale di calciatori titolari e useremo un sistema di gioco consolidato, ma per ora è ancora è troppo presto”.
“La mia filosofia? Non penso soltanto al gioco della mia squadra, io e il mio staff analizziamo gli avversari per capire il loro modo di giocare per capire come si possono mettere in difficoltà, poi eventualmente cambio le mie scelte se trovo che possa essere conveniente. Inter-Juventus e la rivalità del passato? È una gara speciale, per me è la prima volta e ho molta voglia di affrontarla, sarà una bella esperienza. I giocatori sentono molto queste partite e a volte la motivazione viene da sola, il problema è avere la stessa motivazione anche nelle partite ritenute più facili, come con l’Empoli o il Bologna. Bisogna dare il massimo contro tutti gli avversari, perché vincendo contro la Juve non vinci i campionati, i trofei si vincono con la costanza”.
“Durante la mia carriera ho avuto altri momenti difficili, la pressione è alta in tutte le grandi squadre e sapevo che venendo qui avrei potuto trovarmi in una situazione del genere. Io però penso di essere pronto a caricarmi sulle spalle un peso del genere, penso di poter aiutare la squadra. Un esempio: il mio amico van Bronckhorst l’anno scorso ha perso sette o otto partite col Feyenoord (io non voglio perderne così tante, ride, ndr), il club ha avuto pazienza e adesso sta raccogliendo i frutti, il Feyenoord ha battuto il Manchester United e chi prima lo criticava adesso danza insieme a lui e lo esalta. Io penso che fosse già un bravo allenatore, non lo è sicuramente diventato adesso per caso, però ha avuto tempo per lavorare con calma. Adesso c’è la Juve e trovare la motivazione è facile, tutto il mondo guarderà questa partita e ogni calciatore sogna di giocare una gara del genere per mostrare il proprio valore di fronte a tutti i tifosi del mondo. Come ho detto prima, i giocatori però devono capire che la stessa motivazione bisogna trovarla anche e soprattutto nelle partite che sembrano facili“.
“Un errore da non fare domani? Il Siviglia ha concesso opportunità perché ha perso qualche pallone di troppo in quelle che io chiamo “prima e seconda fase di gioco”, questo ha dato a Khedira la possibilità di rendersi pericoloso per due volte. È chiaro che certi errori contro una squadra come la Juventus si pagano, noi abbiamo fatto un errore simile contro il Pescara e dobbiamo migliorare. In tutte le partite giocate abbiamo avuto tante opportunità per segnare per primi, spero che questa situazione cambi in fretta perché finora siamo passati in svantaggio e ci siamo ritrovati a rincorrere, non è sempre facile. Alla Juve non dobbiamo concedere nulla perché si rischia di perdere la testa e poi diventa impossibile, dovremo restare concentrati”.
“Cosa manca ai giocatori? Ho parlato con loro dopo l’Hapoel, ho spiegato loro che quando si prende gol non bisogna cambiare l’approccio alla partita, bisogna mantenere la stessa tensione e continuare a fare la nostra partita, bisogna giocare usando la testa. Il cuore può non bastare. Ansaldi? Non giocherà sicuramente, mentre Perisic sarà convocato (risponde in italiano, ndr). Adesso non abbiamo più scuse, la forma fisica ci dev’essere e credo che siamo quasi vicini alla forma fisica ideale, molti giocatori hanno giocato anche in Nazionale e chi non lo ha fatto si è allenato qui. Non ci sono più scuse. La formazione di domani? Ho già un’idea chiara su come giocheremo, ma avviserò i giocatori soltanto durante l’allenamento di oggi”.
Chiosa finale dedicata a Gabigol, che oggi ha svolto il suo primo allenamento con i nuovi compagni: “È bello che sia arrivato, oggi si è già allenato e spero che sarà disponibile il prima possibile, è sempre bello avere un’opzione così importante in avanti. Prima di tutto dobbiamo valutare la sua condizione, ma io penso che già presto potrà unirsi a noi e dimostrare le sue qualità“.
Alessandro Caltabiano