SERIE A QUARTA GIORNATA INTER-JUVENTUS 2-1 / MILANO – L’Inter riconquista il ‘Meazza’ battendo, in rimonta e con una prestazione di (non solo) carattere, una Juventus sottotono e colpevolmente sorpresa dall’atteggiamento degli uomini di de Boer, nel big match della quarta giornata di Serie A. Icardi, un gol e un assist, sugli scudi, il tecnico nerazzurro scaccia i fantasmi dei vari Capello, Prandelli e Garcia. Ma una rondine, anche se bella, non può fare primavera. Tradotto: adesso serve continuità, sperando che per i nerazzurri – che hanno vinto di squadra – questa possa essere la partita capace di dare una svolta alla stagione.
Meglio l’Inter
Le scelte dell’olandese non soprendono: 4-2-3-1 tendente al 4-3-3 visto il continuo oscillamento (non sempre positivo) di Banega tra la trequarti e il centrocampo, nella fase di costruzione della manovra. Candreva ed Eder a supporto di Icardi. Poco pronosticabile, invece, quella di Allegri di rinunciare a Higuain a vantaggio di Mandzukic, in tandem con Dybala (più trequartista che punta) nel consueto 3-5-2. Nel primo tempo meglio l’Inter, che sul piano dell’impegno e dell’intensità si riscatta dallo squallido giovedì europeo. I nerazzurri sono bravi a pressare di squadra asfissiando il gioco e l’avvio azione dei bianconeri, ma sbagliano molto negli ultimi trenta metri, appoggiando poco e male il proprio centravanti, determinato e fortunato (sfortunato poi) dopo la mezz’ora nel vincere un contrasto contro Chiellini sul limite sinistro dell’area concludendo con un tiro a giro che tocca il palo prima di finire fuori. Era un’azione che ne ribaltava un’altra, fallita di testa da Khedira – liberissimo in area – a tu per tu con Handanovic su assist al contagiro di Alex Sandro. L’unica degna di nota di una Juve che perde sùbito Benatia (per sospetto stiramento, al suo posto Barzagli) soffre l’aggressività dell’avversario ma allo stesso tempo gestisce con troppa spavalderia e superficialità larghi tratti della partita, a torto non sfruttando gli spazi sulle corsie esterne, in particolare a destra, e andando in errore assai volte un po’ in tutte le zone del campo.
Icardi trascinatore
Per venti minuti il secondo tempo è uguale al primo, con la Juventus più schiacciata nella propria metà campo. Ma al 65′ i bianconeri pungono come uno scorpione: Alex Silva sguscia via a sinistra a D’Ambrosio, non aiutato nel raddoppio da Candreva (rimasto fermo) crossa in mezzo per Lichtsteiner, oggetto del desiderio dell’Inter negli ultimi giorni del mercato estivo, che fa 1-0. La reazione degli uomini di de Boer non è come quelle passate: è ragionata e di carattere, e produce subito il pari grazie al solito Icardi che, su corner battuto da Banega, salta più in alto di tutti infilando Buffon. L’argentino è il migliore del match: si sbatte, lotta e produce con classe l’assist per Perisic, subentrato a Eder, che (ancora) di testa completa la rimonta. L’azione era partita dopo un errore in uscita di Asamoah. Allegri tenta di tornare in partita inserendo Higuain e Pjaca: cambia il modulo, che diventa una sorta di 4-3-2-1, non di molto l’inerzia e soprattutto il risultato nonostante l’espulsione (giusta, a più di cinque minuti dalla fine per fallo su Lichtsteiner) di un Banega da applausi. Il derby d’Italia è dell’Inter.
INTER-JUVENTUS 2-1
65′ Lichtsteiner, 67′ Icardi, 77′ Perisic
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Santon (78′ Miangue); Joao Mario, Medel (74′ Felipe Melo); Candreva, Banega, Eder (68′ Perisic); Icardi. A disp.: Carrizo, Ranocchia, Yao, Nagatomo, Kondogbia, Gnoukouri, Biabiany, Palacio, Jovetic. All. De Boer
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Benatia (25′ Barzagli), Bonucci, Chiellini (79′ Pjaca); Lichtsteiner, Khedira, Pjanic, Asamoah, Alex Sandro; Dybala, Mandzukic (73′ Higuain). A disp.: Neto, Audero, Rugani, Dani Alves, Evra, Lemina, Hernanes, Cuadrado, Pjaca. All. Allegri
ARBITRO: Tagliavento di Terni
NOTE – Ammoniti: 18′ Lichtsteiner, 28′ Barzagli, 45′ Asamoah, 46′ Medel, 85′ Banega, 95′ Lichtsteiner. Espulsi: 89′ Banega
Raffaele Amato