INTER NEWS / MILANO – Milanese ricorda Ronaldo. L’ex difensore, che ha vestito il nerazzurro tra il 1998 e il 1999, ha parlato ai microfoni di ‘TMW Radio’ del giorno del 40esimo compleanno del ‘Fenomeno’. Queste le sue parole: “Ho avuto la fortuna di giocare e allenarmi con Ronaldo per un anno ed è stato bellissimo, in allenamento provava delle cose ancora più incredibili che in partita. Ho avuto la fortuna di essere spesso scartato da lui, per orgoglio e per mostrare la nostra bravura provavamo a fermarlo ma lui era troppo superiore. Con la sua velocità era impossibile fermarlo senza fare fallo, e non potevamo, visto che ci serviva in campo. Lo lasciavamo giocare liberamente, e vederlo all’opera era una goduria. Chi mi ricorda del passato? Forse Romario, per certe caratteristiche, era capace di andare dritto verso la porta passando dalla via più breve. Per tutto il resto è stato unico, non ci sono altri giocatori con le sue stesse caratteristiche. Lui giocava sempre alla massima velocità e provando numeri incredibili, e forse anche per questo ha avuto tutti quei problemi al ginocchio”.
“Fuori dal campo, Ronaldo era un giocherellone, amava fare battute e divertirsi. A volte era un po’ vittima del suo personaggio, era imprigionato perché tutte le volte che usciva lo riconoscevano tutti, non aveva mai un attimo di pace. Forse anche per questo si divertiva quando era in ritiro o alla Pinetina: lì magari poteva staccare un po’. Chi lo ha sofferto di più? Tutti. Anche Nesta nella finale di Parigi andò in crisi e alla fine confessò che non riusciva a fermarlo neanche provando a menarlo”.
Si parla poi della vittoria dell’Inter attuale a Empoli: “Contro la Juventus non c’era niente da perdere, ieri era difficile confermarsi e il risultato fatto è molto importante. Icardi vale quasi quanto Higuain se valutiamo la continuità e la capacità di decidere le partite con i propri gol. Adesso serve continuità e credo che la tappa di ieri possa rivelarsi molto importante in questo senso”.
A.C.