SPARTA PRAGA-INTER 3-1 PAGELLE / PRAGA – Dopo l’Hapoel, anche lo Sparta Praga riesce a battere l’Inter con due gol di scarto. In Repubblica Ceca finisce 3-1 per la formazione in maglia amaranto, risultato maturato a causa della prestazione scellerata delle seconde linee schierate da de Boer. La qualificazione appare già in fortissimo rischio.
INTER
Handanovic 5,5 Dopo due gol incassati in quel modo, per colpa di una difesa in stile categoria “Primi calci”, è già qualcosa che rimanga sul campo anziché ribellarsi e far perdere le sue tracce. Difficile immaginare le sue sensazioni nel trovarsi di fronte a un reparto difensivo così sgangherato. Nel finale incassa anche il gol di Holek.
D’Ambrosio 4 Non azzecca un passaggio neppure a supplicarlo in greco. Insufficiente per quanto riguarda la fase difensiva, in avanti invece non si vede mai. Impressionante la facilità con cui viene messo in difficoltà da Holzer e Kadlec, non certo due fenomeni.
> dal 56′ Ansaldi 6 Dopo mesi di attesa, senza dubbio immaginava un debutto migliore. L’argentino non incanta, ma si mostra volenteroso e anche dal punto di vista tecnico conferma le buone impressioni già destate a Genova. Non resta che aspettare che torni al massimo della forma… e sperare che ci rimanga.
Ranocchia 4 Che sia inadeguato non lo mette in dubbio più nessuno, probabilmente neanche lui riesce ancora a realizzare di esser stato il capitano dell’Inter. Però – al di là di questo – deve gravargli addosso una maledizione bella pesante, perché non è possibile che al suo primo, minimo errore la squadra subisca sempre gol senza possibilità di appello (1-0 e 3-1). La buona notizia è che, visto il cartellino rosso, contro il Southampton dovrà giocare Miranda.
Murillo 4,5 Riesce nell’ardua impresa di far sembrare Kadlec il nuovo Ronaldo. Di quando in quando supera il limite di sopportazione perdendo palloni in modo incomprensibile e sanguinoso, ma almeno ogni tanto riesce a rimediare ai suoi errori. Ogni tanto.
Miangue 5,5 Il fatto che a 19 anni risulti il migliore nella difesa vista oggi (a parte l’incolpevole Ansaldi) la dice lunga sul livello dei suoi compagni. Anche lui commette spesso errori e va in difficoltà, ma almeno non perde la testa e prova persino a controbattere. E ha come attenuante il fatto che Eder lo lascia da solo a fronteggiare Cermak e Dockal.
Gnoukouri 5 Prestazione ottima a domenica, oggi invece non gli riesce niente. Sul piano tecnico sbaglia tantissimo, e anche dal punto di vista tattico è tutt’altro che impeccabile. Anche lui ha la sua bella fetta di colpa sul gol del 2-0 dei cechi, ma almeno, a differenza dell’altro responsabile, non ha 33 anni.
> dal 70′ Icardi 6 Il suo ingresso paga immediatamente con il gol del 2-1 siglato da Palacio. Nel finale si ripete con un ottimo assist per Eder che manca la porta a tu per tu con Koubek.
Melo 4 Probabilmente ha sempre mentito ed è tifoso della Juve, altrimenti non si spiegano i due errori mastodontici sull’1-0 e sul 2-0 della formazione ceca. Nel finale, dopo il gol di Palacio, cerca di stroncare subito le speranze dei nerazzurri con qualche tiro spedito in curva.
Candreva 6 È il primo (e l’unico, almeno fino al gol di Palacio) a provare il tiro verso la porta difesa da Koubek. Predica nel deserto, difficile accusarlo per l’andamento scellerato della partita.
> dal 63′ Perisic 5,5 Entra quando la squadra è già sotto di due gol e non riesce a dare la scossa.
Banega 5 Serata da dimenticare anche per lui. La sua prova comincia con un errore banale in orizzontale che manda in porta Kadlec, poi l’argentino si ravvede ma resta impantanato in una mediana in cui i palloni giocabili latitano e nessuno dei suoi compagni sembra sapere cosa fare.
Eder 5 L’assist a Palacio (difficile da sbagliare) è il primo tocco azzeccato in tutta la partita. E arriva al 70′. Nel finale si divora un gol clamoroso a tu per tu con Koubek.
Palacio 6 Il gol arrivato nel finale riscatta una prestazione incolore in una serata molto complicata. L’impegno c’è ed è indiscutibile, la corsa invece inizia a mancare e per di più il ‘Trenza’ si fa trovare troppo spesso in off-side vanificando occasioni importanti.
de Boer 5 Domenica ha sostituito Kondogbia al 28′, ma quello è un caso isolato, oggi dovrebbe impiegare 6-7 sostituzioni soltanto per riproporre la squadra che ha battuto la Juventus dieci giorni fa. Dopo la sconfitta con l’Hapoel si è parlato di personalità, atteggiamento, approccio alla gara e tante altre cose complicate, ma forse la spiegazione è molto più immediata: sei, forse sette dei giocatori visti in campo oggi sono troppo scarsi per giocare nell’Inter. Punto. Squadra totalmente allo sbaraglio di fronte a un avversario onesto e a una tifoseria da brividi, e altra gara europea disastrosa a causa delle riserve, a dimostrazione di quanto l’Inter sia un’ottima squadra finché non entrano in campo i panchinari. A gennaio servirà un aiuto serio dal mercato, sempre che a gennaio ci sia ancora un’Europa League su cui puntare (cosa difficile, di questo passo).
SPARTA PRAGA
Koubek 6 Non ha colpe sul gol di Palacio.
Karavaev 6,5 Molto attivo anche in fase offensiva.
Mazuch 6,5 Preciso e ordinato, non sbaglia niente.
Holek 6,5 In difesa non soffre mai, segna anche il 3-1.
Kadlec 6 Messo sotto pressione da Candreva, se la cava.
Cermak 7 Crea grossi problemi a Miangue sull’out di destra.
Frydek 7 Molto duttile e per questo imprevedibile.
Sacek 6 Giovane, ma gioca a tutto campo con grande personalità.
Holzer 6,5 Tocca tanti palloni senza mai sbagliare.
Dockal 7,5 Svaria e pressa, causando gli errori dei nerazzurri.
Kadlec 8 Davanti fa quello che vuole.
Holoubek 7 La sua squadra ci mette intensità, grinta e cuore, gioca semplice e approfitta con precisione magistrale dei tanti errori commessi dall’Inter. C’è poco altro da dire, vittoria strameritata.
Arbitro Dias e assistenti 5 Direzione piuttosto “europea” – e anche scadente – quella del fischietto portoghese. L’espulsione di Ranocchia è ineccepibile, ma tanti falli fischiati contro i nerazzurri lasciano perplessi (Palacio spinto nell’area ceca al 92′ e Dias concede punizione al difensore?) e il gol dell’1-0 ceco arriva da posizione di fuorigioco di Kadlec non segnalata dal guardalinee Tavares.
Alessandro Caltabiano