INTER NEWS / BERGAMO – Ardemagni a 360°. Alla vigilia di Atalanta-Inter, ‘L’Eco di Bergamo’ ha interpellato l’ex calciatore e allenatore classe 1946, che è bergamasco ma ha vissuto momenti importanti con il nerazzurro interista, facendo prima da vice per Hodgson (e vincendo personalmente un derby col Milan con l’inglese squalificato, nella stagione 1995-96, ndr) e poi da osservatore ai tempi di Mancini e Mourinho. Queste le parole di Ardemagni: “Se l’Atalanta domani sarà umile e spregiudicata, potrebbe riuscire a vincere. Le due squadre vivono momenti opposti, da una parte ci sono fiducia ed entusiasmo mentre l’altra sta vivendo alcune difficoltà. E l’Atalanta del resto può essere la sorpresa di questo campionato”.
Ardemagni, passato nerazzurro: “Facchetti grande uomo, Mourinho antipatico perché…”
Ardemagni parla poi del suo passato da interista: “Fu Facchetti a chiamarmi all’Inter. Era una persona di grande caratura, educazione e discrezione. L’Inter è un grandissimo club, c’è un’organizzazione impressionante e la figura di Moratti era un riferimento per il mondo interista. Mi fa uno strano effetto pensare che adesso Inter e Milan abbiano proprietà straniere. L’obiettivo dell’Inter, comunque, è sempre stato vincere”. Si parla poi di due ex allenatori che ha conosciuto proprio nella sua esperienza nerazzurra, vale a dire Mourinho e Hodgson: “José è una persona esigente e molto affidabile, all’esterno appare antipatico soltanto per il personaggio che si è costruito. Hodgson è un gentleman ed è molto simpatico, l’unico suo limite è una certa schematicità: non so se davvero sia stato lui a mandar via Roberto Carlos, ma posso dire che si lamentava della propensione offensiva del brasiliano senza mai cercare di costruire le misure per lasciarlo libero. Comunque resta un bravo tecnico, e posso dire di aver lavorato molto bene con lui”.
A.C.