SERIE A ATALANTA-INTER 2-1 PAGELLE / BERGAMO – Non poteva mancare il finale tragicomico all’Inter. I nerazzurri escono sconfitti dalla sfida contro l’Atalanta dopo il calcio di rigore ingenuamente (eufemismo) concesso da Santon e trasformato da Pinilla. Gli orobici erano già passati in vantaggio in avvio, per poi subire il pareggio nerazzurro nella ripresa (reti di Masiello e Eder).
INTER
Handanovic 6 Incassa due reti senza demeriti, anzi, riesce quasi a smanacciare il rigore. In avvio nega il 2-0 immediato a Conti, poi non gli capitano più grosse occasioni per mettersi in mostra.
Nagatomo 4 Viene scherzato da Dramé e Gomez con una facilità impressionante: dalle sue parti l’Atalanta ha vita facile e costruisce occasioni su occasioni, tra cui il cross da cui nasce il corner dell’1-0 e l’occasione di Conti citata poco fa. Non si capisce come possa ancora giocare nell’Inter.
> dal 61′ Ansaldi 6 Eredita le difficoltà di Nagatomo, ma vi si oppone con efficacia e si propone anche in avanti con personalità, ma a fortune alterne.
Miranda 6 Come al solito dà l’impressione di essere l’impalcatura di un reparto difensivo che senza di lui crollerebbe a pezzi. I suoi sforzi vengono continuamente vanificati dagli errori ottusi dei suoi compagni.
Murillo 6 Non offre le garanzie date nella stagione scorsa, ma se non altro si rende decisivo con qualche chiusura in scivolata all’ultimo minuto. Forse gli farebbe bene un po’ di competizione, se la prima alternativa a lui non fosse Ranocchia.
Santon 4 Nonostante l’impegno evidente, proprio non ci riesce. Anche oggi i gol incassati da Handanovic sono macchiati da due grosse ingenuità dell’ex ‘Bambino’: prima è troppo maldestro nel concedere il corner dell’1-0, poi fa anche di peggio regalando il rigore del 2-1. E se gli orrori di Nagatomo almeno vengono arginati da Ansaldi, sul suo lato non c’è nessuno all’altezza che possa sostituirlo.
Joao Mario 5,5 Passo indietro rispetto alla prova di Cagliari. Per la prima volta da quando è in nerazzurro sembra adeguarsi alla mediocrità dei suoi compagni anzichè emergere e cercare di trascinarli. Dopo l’1-1 comunque viene fuori con qualche buona iniziativa, tra cui un tiro che avrebbe trovato l’1-2 senza una deviazione.
Medel 5 Dorme sull’1-0 lasciando libero Masiello, e sul finire del primo tempo rischia grosso con una manata a Kurtic, con il quale aveva battibeccato poco prima. Nella ripresa, con il risveglio progressivo della squadra, migliora sensibilmente ma resta al di sotto delle sue possibilità.
Brozovic 5 Abulico e svogliato al limite dell’indisponente. Quella che Suning riteneva una grande vittoria nell’ultimo calciomercato (perché “Suning compra, non vende”) è ormai palesemente una sconfitta dovuta all’inesperienza e alla testardaggine della nuova dirigenza, che rischia di svalutare in maniera definitiva un calciatore che poteva fruttare 20-25 milioni. E che in campo, finora, ha provocato soltanto problemi, come testimoniano i tanti palloni persi oggi.
> dal 62′ Kondogbia 5 Riesce a farsi vedere approfittando della stanchezza degli avversari, ma anche lui sbaglia tutto quello che può. E poi, perché nell’occasione del rigore resta a guardare anzichè aiutare Santon?
Perisic 5 Atteggiamento molle e tante sbavature da sottolineare, perde una marea di palloni facendosi anticipare ingenuamente. Nella ripresa però migliorare, andando anche vicino al gol con un tiro respinto a fatica da Berisha. Poi perde la palla sull’occasione del 2-1.
Icardi 5 Numeri impietosi per l’argentino, che non segna da cinque partite e anche oggi non è riuscito a tirare in porta. Il demerito forse non è tanto suo, quanto dei suoi compagni che non lo supportano come dovrebbero: l’argentino prova a fare a sportellate, ma non ha nessuno vicino e viene stretto nella morsa orobica.
Eder 6 Segna l’1-1 con una punizione magistrale dalla trequarti, rinfocolando le speranze interiste. I suoi meriti finiscono qui, però: per il resto della gara non offre il giusto supporto a Icardi, che resta isolato e costretto a giocare spalle alla porta.
> dal 76′ Candreva 6 Entra nel momento migliore dell’Inter, che dopo aver pareggiato trova persino qualche occasione per cercare un’insperata vittoria.
de Boer 5 Certamente, guardando gli episodi, non si può dire che sia colpa sua se Santon decide per un attimo di cambiare squadra regalando all’Atalanta un rigore di un’ingenuità che raramente si vede su un campo da calcio. A rileggere il 2-1 finale, però, la sconfitta interista appare come l’unico risultato probabile per una partita che ha visto una semplice accozzaglia di giocatori andare a impattare contro una vera squadra, quella orobica, capace di giocare a memoria e che fa dell’affiatamento il proprio punto di forza. Una cosa che, de Boer o no, all’Inter non succederà mai finché il mercato resterà subordinato a interessi di sponsor e procuratori. Altrimenti, Suning avrebbe pensato per prima cosa a sostituire con rinforzi di primo livello due terzini oggi ai limiti dell’inguardabile (a proposito, perché Nagatomo e non Ansaldi dall’inizio?). Nerazzurri momentaneamente salvati da una perla di Eder dopo un primo tempo in bambola totale, senza un briciolo della cattiveria e del mordente che si erano visti contro la Juve.
ATALANTA
Berisha 6,5 Sventa due occasioni pericolose.
Toloi 6,5 Grande gara, arriva persino a calciare in porta.
> dal 45′ Konko 6 Molto bene anche in avanti.
Caldara 6 Non va mai in difficoltà contro Icardi.
Masiello 6,5 Segna il gol dell’1-0.
Conti 6 Per lui qualche occasione degna di nota.
Kessie 7 Strapotere atletico a centrocampo.
Freuler 6,5 Bel duello con Perisic.
Dramé 6,5 Fa quello che vuole sull’out di sinistra.
Kurtic 6,5 Prova di sostanza.
Petagna 6 Aiuta la manovra ma non tira mai.
> dal 62′ Pinilla 6,5 Realizza il rigore del 2-1 finale.
Gomez 7 Sempre pericoloso dalle parti di Nagatomo.
Gasperini 6,5 Dopo un avvio complicato per la sua squadra, l’Atalanta conferma i progressi fatti nelle ultime tre gare battendo l’Inter con una prova fatta di bel gioco e affiatamento. La sensazione è che proprio quest’ultimo sia il punto di forza dei suoi giocatori, la cui intesa perfetta viene messa ulteriormente in risalto dalla poca armonia esistente nel gruppo interista. Su queste basi, difficile aspettarsi un risultato diverso: l’Atalanta infatti subisce gol soltanto con un tiro imparabile dalla distanza, ma non va quasi mai in difficoltà su azione.
Arbitro Doveri e assistenti 5 Ineccepibile il rigore per l’Atalanta, forse manca una sanzione per la manata di Medel a Kurtic (comunque dubbia). Però non si capisce cosa abbia fischiato quando ha annullato il gol a Icardi, visto che l’argentino si vede fischiare la punizione contro dopo essere stato l’unico calciatore ad aver subito fallo: su di lui era arrivato infatti lo spintone del diretto marcatore.
Alessandro Caltabiano