INTER DE BOER FRATELLO GASPERINI / MILANO – Ieri alle 12.30 è ufficialmente terminata l’avventura di Frank de Boer sulla panchina nerazzurra. Un’avventura durata appena 84 giorni, meno quindi di quella già breve di Gian Piero Gasperini, che arrivò a 90 prima di beccarsi il benservito da Massimo Moratti. Il tecnico olandese ha chiuso la sua esperienza con grande rammarico – “Sarebbe servito più tempo per portare avanti il progetto”, ha scritto su Instagram subito dopo l’esonero – ma forse anche rafforzato per il futuro, che per lui potrebbe essere in Spagna o, più verosimilmente, in Premier League.
L’esonero di Frank de Boer, mollato dalla squadra e che in quindici partite ufficiali tra campionato ed Europa League aveva rimediato ben sette sconfitte, non è stato preso affatto bene dal fratello-gemello Ronald, che alcune ore dopo l’annuncio si è scagliato contro l’Inter svelando anche un retroscena su Gabigol: “Sono deluso. Frank era voglioso e motivato per restare, ma purtroppo è andata diversamente. Speravo che avrebbe avuto successo in Italia, però durante l’ultima settimana si sapeva già che sarebbe andata così – le sue parole a ‘Bureau Sport’ -. Non è riuscito a risistemare le cose per una serie di motivi: la squadra non era pronta fisicamente e la rosa era troppo lunga, con sette-otto giocatori in più che sarebbero dovuti partire nel calciomercato estivo”.
“Poi ne sono stati presi altri due, compreso Gabigol. Per l’acquisto dell’attaccante brasiliano mio fratello non ha avuto nessuna voce in capitolo – ha sottolineato Ronald de Boer -. In sintesi: uno spera di poter concentrarsi solo sul calcio, però poi sono subentrati altri fattori indiretti legati al business e aspetti politici importanti, vedi l’enorme pressione dei media e la questione tra Icardi e la curva.. Pensavamo che l’Inter fosse davvero un bel club e che fosse adatto a Frank, invece ci siamo sbagliati. È stata un’esperienza spiacevole ma istruttiva. Futuro? Non gli servirà una pausa per ricaricarsi, ma per ora non ha in mente nulla”, ha concluso.
R.A.