HAPOEL-INTER PAGELLE / MILANO – L’Inter si fa eliminare dall’Europa League. Lo fa nella maniera peggiore, perdendo in casa dell’Hapoel Be’er Sheva dopo un primo tempo dominato e chiuso in vantaggio per 2-0. Nella ripresa, la coraggiosa reazione degli israeliani – unita alla disarmante mancanza di carattere, di orgoglio, di professionalità e di condizione atletica dei giocatori in maglia nerazzurra – ribalta la situazione per un clamoroso 3-2. Zero punti su sei disponibili contro l’HBS. Incredibile.
INTER
Handanovic 3 Dopo una manciata di secondi viene salvato dalla traversa, poi vive un primo tempo da spettatore al termine del quale si fa ammonire per perdita di tempo (in un 2-0 contro l’HBS, utile!). Un giallo pesante, che nella ripresa gli costa l’espulsione dopo un’entrata kamikaze su Buzaglo. L’ennesima figuraccia europea passa soprattutto da lui.
D’Ambrosio 4 Il vantaggio gli consente di trovare spazi e giocare tranquillo per tutto il primo tempo. E già così non combina niente. Figuriamoci nella ripresa, di fronte alla reazione degli israeliani… infatti, dopo l’1-2, mostra tutta la mancanza di personalità facendosi saltare anche dal raccattapalle.
Miranda 5 Piccola incertezza in avvio, poi un buon primo tempo. Ha però delle grosse responsabilità sull’1-2 e sul 3-2, in entrambi i casi si fa trovare fuori posizione.
Murillo 4 Ingenuità enorme sul 2-2 israeliano, non chiude su Buzaglo che verrà poi steso da Handanovic. Buzaglo, poi, manco fosse Higuain. Ma anche sull’1-2 va in cerca di farfalle. Peccato. Sembrava avere i numeri per essere l’erede di Cordoba, invece i bonus iniziano a scarseggiare anche per lui.
Nagatomo 4 Nel primo tempo l’Hapoel prova a pungere soprattutto sul suo lato, ma il giapponese se la cava. Nella ripresa invece non ne imbrocca una, e persino azzeccare un rilancio sembra uno sforzo sovrumano. Insomma, non riesce a destreggiarsi neppure contro una modesta squadra israeliana. Chi gli ha rinnovato il contratto andrebbe processato all’Aja.
Brozovic 6 Grande protagonista sul 2-0, quando buca Goresh da fuori area dopo una bella azione corale. Primo tempo davvero ottimo, nella ripresa invece perde il bandolo della matassa e di fatto non si vede più, con la squadra che certamente non lo aiuta.
Felipe Melo 6 Prestazione di sostanza. Nel primo tempo gli israeliani non riescono a costruire né ad attaccare, e il merito è anche del brasiliano che, conscio dei suoi limiti, gioca con semplicità e determinazione.
> dal 62′ Gnoukouri 4 Impalpabile. Dispiace, perché resta un classe 1996 di buone prospettive, ma non mostra la personalità necessaria per sguazzare nella bolgia del ‘Turner Stadium’ ringalluzzito dall’1-2. Spaesato, mai in grado di entrare in partita.
Candreva 5,5 SiSfodera pochi cross ma gestisce bene la palla, applicandosi talvolta anche da terzino in maniera efficace. Nella ripresa però cala anche lui, si ripresenta soltanto per l’improduttivo assalto finale.
Banega 5,5 Dovrebbe essere il trequartista, ma è spesso costretto ad abbassarsi per recuperare palloni giocabili. La ricetta, nel complesso, sembra funzionare, tanto che l’Inter è assoluta padrona nel primo tempo. Poi, con l’espulsione di Handanovic, Pioli sceglie di sacrificarlo.
> dal 70′ Carrizo 6 Entra a freddo e riesce almeno a deviare il rigore procurato da Handanovic. Nel finale prova a evitare la sconfitta con diverse parate decisive, quasi tutte ad alto coefficiente di difficoltà. Poi, per unirsi alla fiera del disastro, sbaglia un rinvio disastroso da cui nasce il 3-2.
Eder 6,5 È di diritto uno dei migliori nerazzurri del primo tempo, in virtù dei due assist con cui propizia i gol di Icardi e Brozovic. Nella ripresa il match si complica e Pioli sceglie di dare spazio alla velocità di Perisic.
> dal 60′ Perisic 5 Pioli lo inserisce nella speranza di colpire in contropiede, ma l’Inter non riesce più neanche a ripartire. La squadra non ha sufficiente personalità per organizzare un contrattacco, neanche si giocasse contro il Barcellona, e il croato dal canto suo non riesce neppure a entrare in partita.
Icardi 6 Sblocca la gara capitalizzando al meglio un assist di Eder, in avvio di ripresa colpisce la traversa. Al 76′, sul risultato di 2-2 e con l’Inter in 10 uomini, sciupa una ghiotta occasione calciando alle stelle. Da capitano dovrebbe spronare la squadra per un disperato assalto alla baionetta, invece non ci capisce più niente e sbaglia cose anche molto facili.
Pioli 5 Vuoi per la situazione disperata, vuoi per il valore comunque scadente della formazione avversaria, l’Inter inizia bene. Dopo una traversa colpita dall’Hapoel, i nerazzurri segnano due gol controllando agevolmente la gara. Vittoria facile e secondo tempo di passerella? Assolutamente no, d’altronde si parla di Inter. E quello della ripresa, difatti, è un ritornello già visto: la squadra si crogiola sul doppio vantaggio e, pavoneggiandosi con insopportabile presunzione, stacca completamente il cervello. Poi subisce il 1-2, e a quel punto son dolori. Il ‘Turner Stadium’ si scatena, gli israeliani sembrano il Barcellona, i nerazzurri non riescono neppure a imbastire un’azione degna di nota e per di più mostrano una condizione atletica deprecabile… peccato per Pioli, ma qui c’è da lavorare seriamente. Mandateli dallo psicologo!
HAPOEL BE’ER SHEVA
Goresh 6 Incassa due gol difficili da evitare.
Bitton 6,5 Gioca a tutto campo, e bene.
Taha 6 Rimedia alle difficoltà del primo tempo.
Miguel Vitor 6 Prestazione sufficiente.
Tzedek 6 Nella ripresa trova grandi spazi.
Korhut 6 Senza infamia e senza lode.
Buzaglo 6,5 Prende una traversa e procura il rigore del 2-2.
Hoban 6,5 Nel secondo tempo spadroneggia a centrocampo.
Ogu 6,5 A tratti molto pericoloso.
Nwakaeme 6,5 Segna il rigore che vale il pareggio.
Maranhao 6,5 Sigla l’1-2 che dà il la alla rimonta israeliana.
Bakhar 6,5 Nel primo tempo la sua squadra viene annichilita, ed è il risultato logico considerata la disparità di valori in campo. Probabilmente, neanche lo stesso Bakhar avrebbe mai immaginato di assistere allo spettacolo andato in scena nella ripresa: i nerazzurri si adagiano sui due gol segnati nel primo tempo e, al minimo accenno di rivalsa dei padroni di casa, vanno nel pallone mostrandosi incapaci di mantenere il vantaggio. E alla fine, tra un regalo e l’altro, ci scappa persino la vittoria.
Arbitro Estrada e assistenti 6,5 Manca un giallo per una simulazione clamorosa di Buzaglo. Un po’ troppo fiscale, invece, il cartellino rifilato ad Handanovic per una presunta perdita di tempo al 44′. Per il resto, prestazione di alto livello: non sbaglia più niente e dirige la gara con il giusto polso.
Alessandro Caltabiano