INTER NEWS / MILANO – Caressa si contraddice. Il commentatore televisivo, parlando a ‘Radio DeeJay’ all’indomani di Napoli-Inter, si è espresso con queste parole: “Ho visto una squadra, uhm… Pioli è arrivato dieci giorni fa, sicuramente non può fare miracoli. Poi si dice di tutto su Ranocchia e Murillo, ma Miranda sembra che non ne abbia voglia. La squadra nerazzurra secondo me ha un grosso problema, ed è il fatto che i giocatori vedono l’Inter come una squadra di passaggio, un trampolino di lancio in vista di altri club e altri campionati. Non c’è attaccamento alla maglia, non c’è nessuno che stringa i denti. Medel è l’unico che, messo lì davanti, riesce a dare equilibrio alla squadra. Manca un aggregatore, manca qualcuno che sia davvero il simbolo di questa squadra, qualcuno che trovi rabbia quando scende in campo. Brozovic è il migliore dell’Inter in questo momento. Questo è il problema dell’Inter. E tre cambi di società in due anni sono tanti”.
Signor Caressa, ma il problema non era Frank de Boer?
Caressa avrà pure pienamente ragione in questa sua analisi… ma c’è arrivato soltanto adesso. Fino a un paio di settimane fa, invece, il problema dell’Inter era Frank de Boer. In più di un’occasione il commentatore televisivo ha criticato il lavoro del tecnico olandese, quasi sempre mancandogli di rispetto anche sul piano personale (testualmente: “Se De Boer è convinto di parlare italiano, magari pensa anche che l’Inter giochi bene“; “De Boer viene da uno dei calci più perdenti d’Europa“; “Per l’Inter è meglio perdere subito così esonera De Boer” e tante altre). Tra l’altro, per sostituire l’olandese, l’Inter ha preso proprio quel Pioli che era il candidato preferito di Caressa. Di fatto, inchiodando il personaggio televisivo di fronte alla responsabilità per quanto sbandierato con un astio ingiustificato nei confronti dell’ex tecnico dell’Ajax.
Dunque, signor Caressa, il problema non era Frank de Boer?
E soprattutto… ha ancora il coraggio di parlare di Inter?
A.C.