INTER ITALIANI STRANIERI / Prima premessa: l’Inter sta pagando Gagliardini (13 presenze in A) uno sproposito. Secondo premessa: l’idea di italianizzare l’Inter è affascinante nonostante siano necessari degli investimenti assurdi. E’ affascinante e ci piace perché può servire a ridare un po’ di identità soprattutto alla squadra, ma di certo non può essere la strada ‘maestra’ per riportare l’Inter ai vertici nel più breve tempo possibile. Per questo obiettivo servirà andare a prendere qualche straniero di grandissimo livello (che, ahinoi, sono davvero pochi…) visto che gli italiani cosiddetti top li ha tutti la Juventus o quello potenziale – cioè Bernardeschi. Anche se va tenuto in considerazione pure Berardi, finito dietro nelle preferenze anche dallo stesso club di corso Vittorio Emanuele – fra qualche mese avrà un costo elevatissimo (d’altronde se Gagliardini vale 25…) magari anche per Suning, che ha un potenziale economico enorme ma che allo stesso tempo non può comprarsi il mondo intero. Il Fair Play finanziario c’è e ci sarà, purtroppo… Sulla gioistra facciamo salire anche Verratti, il quale merita una considerazione a parte: è un grande giocatore ma non un fuoriclasse, è un leader tecnico non un leader a tutto tondo. E l’Inter, specie in mezzo al campo, ha bisogno più di quest’ultimo. Quindi non capiremmo fino in fondo una ‘follia’ per lui, pur ritenendolo bravo e certamente più che congeniale a un’idea di squadra italiana e forte.
Raffaele Amato
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