INTER PIOLI / Lunga intervista a ‘Radio Uno’ di Stefano Pioli il giorno dopo il successo sul Palermo, il sesto consecutivo in campionato che permette all’Inter di restare agganciato al treno Champions: “Stiamo vivendo un momento positivo, però da qui a parlare di terzo posto ce ne passa. Pensiamo solo a dare il meglio in ogni partita. Abbiamo iniziato un percorso che finirà solo a maggio, sappiamo di essere in ritardo e conosciamo il valore delle squadre che ci procedono. Proveremo a vincere più partite possibili e poi tireremo le somme. A quel punto sarà il momento dei giudizi. Ci sono giocatori di talento e qualità assoluta e tutti hanno capito che bisogna sacrificarsi e lavorare insieme. Stiamo giocando un buon calcio ma si può ancora migliorare nella circolazione di palla e nell’imprevedibilità nell’area avversaria. Qui c’è un progetto importante che ci stimola a dare il meglio di noi stessi. L’Inter sicuramente avrà un ottimo futuro – ha sottolineato Pioli a cui non infastidiscono le voci sul possibile approdo di Simeone al termine della stagione -. “In tutta onesta e sincerità, mi hanno toccato zero. Sto allenando una grande squadra e so che tanti allenatori vorrebbero essere al mio posto. Devo continuare a fare il mio lavoro e mi auguro che a fine campionato i risultati siano a nostro favore”. Sul rapporto con Candreva: “Abbiamo lo stesso obiettivo che è quello di dare il massimo per l’Inter – le parole del tecnico nerazzurro riportate ‘calciomercato.it’ -. Alla Lazio non era successo nulla di così grave, lui si aspettava di essere il capitano e io ho fatto un’altra scelta. Con lui ho un ottimo rapporto”.
Pioli ha inevitabilmente toccato l’argomento mercato e quello relativo a Gabigol, ieri rimasto per tutti i novanta minuti in panchina dopo la prova opaca in Coppa Italia: “Il nostro obiettivo è quello di cercare di avere giocatori italiani e forti per avere uno zoccolo duro in grado di creare identità, l’acquisto di Gagliardini ne è l’esempio. Quando abbiamo fatto delle riunioni per impostare il mercato, sia io che Ausilio abbiamo fatto alcuni nomi in questa direzione. Gagliardini era in cima alla lista. Messi? Con molta onestà e sincerità, non bisogna prendere in giro nessuno. Se la società dice che è un sogno che non si potrà realizzare credo dica la verità. Gabigol è cresciuto tanto, ha dei colpi, viene da una paese molto lontano ma si sta adattando velocemente. Può essere un calciatore importante per il futuro“, ha concluso il mister nerazzurro.
R.A.
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