CALCIOMERCATO INTER / Touré, addio City… con un anno di ritardo. Il centrocampista ivoriano, 34 anni tra due mesi, ha scelto di restare in Inghilterra nonostante l’arrivo di Guardiola – che lo aveva silurato già ai tempi del Barcellona – ma la sua decisione non si è rivelata particolarmente proficua considerate le 21 partite giocate finora dall’ex blaugrana. Il divorzio tra Touré e il club di Manchester, però, dovrebbe diventare effettivo dalla prossima estate, come confermato anche dall’agente Dimitri Seluk ai microfoni di ‘Sky Sport News’: “Da ieri siamo ufficialmente in trattativa con altri club in vista della prossima stagione. Avevamo già spiegato che la nostra intenzione era di aspettare il City fino al 15 marzo, ma fino a oggi non ci è stato comunicato niente e noi non possiamo aspettare giugno per trovare una nuova sistemazione, bisogna partire ora. Di sicuro non verranno prese in considerazione le proposte dalla Cina o dagli Stati Uniti, Yaya vuole continuare in Europa. Ho già avuto modo di parlare con squadre di diversi paesi, come Italia o Spagna“. Per certi versi è clamorosa l’apertura ai rivali del Manchester United di Mourinho: “Perché non dovremmo accettare? Il portoghese è un grande allenatore, e Yaya conosce bene Ibrahimovic dai tempi di Barcellona. Per noi non ci sarebbe alcun problema nell’accettare lo United”.
Touré, che l’Inter sia un treno già passato?
In Italia, il club che maggiormente è stato accostato a Touré nel passato recente è l’Inter, che però ha poi acquistato Kondogbia nel 2015 e Joao Mario nel 2016, in entrambi i casi ritrovandosi a fare i conti con il “no” dell’ivoriano. Il cui trasferimento a Milano, a questo punto, potrebbe rivelarsi deleterio per la crescita dei giovani su cui la società nerazzurra e Suning hanno deciso di puntare con convinzione (a quelli già presenti si è aggiunto anche Gagliardini). E lanciando un occhio anche allo stipendio che l’ex Barcellona pretenderebbe, forse è meglio lasciare le cose come stanno. Anche perché il suo principale sponsor degli anni passati, vale a dire Mancini, è ormai lontano dal nerazzurro…
Alessandro Caltabiano