CRISI INTER NUMERI / La crisi dell’Inter appare irreversibile visto che i giocatori, come anche dichiarato da D’Ambrosio, hanno tirato i remi in barca poiché per nulla intenzionati a giocarsi l’ultimo posto per i preliminari di Europa League – il sesto che, complice il pessimo cammino del Milan in queste settimane, resta di fatto a soli tre punti e quindi ancora raggiungibile – e l’allenatore /società non hanno, nel caso di proprietà e dirigenza mai avute, l’autorevolezza e le capacità per far invertire la rotta. I nerazzurri non vincono in campionato da ormai due mesi: l’ultimo successo risale infatti al 12 marzo scorso, quando Icardi e compagni rifilarono sette gol all’Atalanta, ora quasi certa del quinto posto, un successo che illuso un po’ tutti in proiezione Champions ma che col senno di poi è stata solo l’ultimo canto del cigno di una stagione iniziata malissimo e finita peggio a causa soprattutto delle scellerate scelte della proprietà vecchia (Thohir, peraltro sparito dai radar nonostante sia ancora il Presidente) e nuova. Da lì in poi, nelle successive sette giornate, l’Inter è riuscita a conquistare appena due punti, a Torino prima della sosta natalizia e nel famoso derby col Milan nel quale la vittoria è sfumata pur avendo un doppio vantaggio e proprio all’ultimo secondo per ‘colpa’ di Zapata. Perdendone ben cinque, le ultime tre consecutivamente, contro Sampdoria, Crotone, Fiorentina, Napoli e Genoa. Che fanno 13 nella Serie A di quest’anno e ben 18 contando le quattro nel girone eliminatorio di Europa League e quella ai quarti di Coppa Italia contro la Lazio. Nella crisi dell’Inter vanno annotati con penna rossa i 15 gol incassati, la maggior parte nei secondi tempi.
Raffaele Amato