INTER BERTI INTERVISTA/CHIETI-Intervistato dal sito locale, durante la manifestazione svoltasi a San Salvo Marina, in provincia di Chieti, indetta dall’Inter Club per le popolazioni terremotate d’Abruzzo, l’ex centrocampista dell’Inter di Trapattoni, l’indimenticabile Nicola Berti, ha voluto dare un suo parere sulla sua ex squadra. Gli domandano se Luciano Spalletti, sia l’allenatore giusto e lui dice: “Che lavorerà con Piero Ausilio e Walter Sabatini, due pazzerelli che vanno bene a questa Inter… Spalletti porterà un po’ di pazzia, che ci vuole. Alla Roma ha tenuto testa a Francesco Totti, ha fatto il record di punti ed è arrivato secondo avendo contro anche il pubblico. Se non ha le palle lui… Per me è la persona giusta, con lui ci divertiremo l’anno prossimo e fra due anni diremo la nostra”. Gli chiedono, un’opinione su Mauro Icardi e la sua fascia di capitano e lui dichiara: “Carisma in campo ce l’ha, gli ho visto fare partite straordinarie facendo virate e movimenti da sciatore col gomito a terra. L‘Inter è la squadra del mio cuore, la vado spesso a vedere; e quando vedo Icardi mi dà emozione. C’è stato questo problema con la Curva che però penso sia risolto. Credo abbia bisogno di un giocatore a suo fianco, o Andrea Pinamonti o Alexis Sanchez“. Gli domandano un parere, sulla possibile cessione di Ivan Perisic e Berti non nega il suo dispiacere dicendo: “Ma se lo vendono prenderei Radja Nainggolan, se lo tengono prenderei Kevin Strootman. Abbiamo questo mercato bipolare con la Roma, con Sabatini e Spalletti specialmente. Con la nostra storia un giocatore dovrebbe essere felice di rifondare la squadra; un giovane o un campione che non ha spazio in una squadra di vertice all’Inter venga subito per rifondare una squadra vincente. Nel 1988 prendemmo 5 titolari e cambiammo completamente la storia di quei 3-4 anni straordinari che abbiamo fatto, con lo scudetto e le vittorie europee, oltre a campionati persi nelle ultime giornate”. Gli chiedono se nella finale di Cardiff, ha simpatizzato un po’ per la Juve e lui ha risposto simpaticamente: “Questa domanda è la più bella di tutte… Quattro gol…” Poi ha voluto spiegare, perché è rimasto un idolo per i tifosi interisti: “Perché sono così: sensibile, generoso… Facevo arrabbiare a volte ma è normale, facevo casini ma in campo davo tutto, se stavo bene erano c…i per le altre squadre“. Gli domandano quale sia il ricordo più bello e lui semplicemente dice: “Le emozioni dei tifosi, quello che io ho dato ai tifosi”. Gli chiedono un parere, sulla situazione di Donnarumma e lui dice: “La colpa è del sistema, l’operazione penso sia stata organizzata da prima. I soldi sono alla base di tutto, la storia delle bandiere è finita”. Gli domandano, chi potrebbe essere il nuovo Berti e lui dichiara: “Non so, faccio fatica a dirlo… Roberto Gagliardini è leggermente più tecnico di me ma non ha la mia pazzia, i miei inserimenti“. Gli fanno notare, come oggi il senso tattico sia importante e lui ridendo dice: “Quello è per i diligenti, i pazzi creano problemi alle altre squadre”.
Luigi De-Stefani
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