INTER COLLOVATI INTERVISTA/MILANO-L’ex difensore di Milan e Inter e campione del Mondo nell’82, Fulvio Collovati, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport per avere delle delucidazioni sui nerazzurri. Gli hanno subito chiesto, se è preoccupato per l’immobilismo della società sul mercato e lui ha spiegato: “Più che quello nerazzurro, mi preoccupa il silenzio dei potenziali acquirenti dei giocatori interisti. Gli uomini mercato devono inventarsi qualcosa, quella delle cessioni è una lacuna storica del club. I tifosi sanno che bisognerà soffrire sino a fine giugno ma che poi ci sarà da divertirsi. La differenza col Milan, però, è che Fassone e Mirabelli sono presenti, mentre Sabatini non si capisce mai dove sia e Ausilio è inevitabilmente ridimensionato dall’arrivo di Walter. Non a caso Spalletti e Capello li ha scelti lui».”. L’ex difensore, ha nominato il nuovo allenatore interista e gli domandano se può essere l’uomo giusto e lui dice: “Una premessa: non si può più prendere in giro i tifosi dicendo che Spalletti era l’unica scelta. Tutti sanno che volevano Conte. Allora meglio stare zitti. Spalletti dei “possibili” è la scelta migliore, temprato com’è dai caos romani. Il problema storico dell’Inter sin dai tempi di Herrera però è che serve il sergente di ferro per colmare le debolezze della dirigenza». L’ultima domanda riguarda Perisic e se è d’accordo su una sua possibile cessione e lui risponde: “Più volte i cicli sono iniziati con un grande sacrificio, basti pensare alla Juve che vendette Zidane. E la stessa Inter ha centrato il triplete dopo aver ceduto Ibra. Della rosa attuale, soltanto 10 elementi sono da Inter. Poi dentro pochi big e i giovani migliori. La differenza la fai in mezzo al campo. E i colpi che si ricordano arrivano nella seconda metà di agosto, non a inizio giugno”.
Luigi De-Stefani