CALCIOMERCATO INTER SPALLETTI / Ieri sera a Coverciano Luciano Spalletti ha ricevuto il ‘Premio Nereo Rocco’: “E’ stato un personaggio importantissimo, uno dei primi a vincere all’estero. Sono orgoglioso di essere qui”, ha detto il tecnico dell’Inter prima di rispondere sull’ultimo calciomercato nerazzurro che non è andato secondo i piani e le aspettative: “Il presidente Zhang mi aveva manifestato l’intenzione di fare una grande campagna acquisti, poi qualcosa è andato storto rispetto ai piani… Dispiace a tutti, però ci tengo a dire che i direttori hanno fatto un lavoro splendido e mi hanno ascoltato. Sabatini e Ausilio sono due cinture nere del calciomercato – ha aggiunto Spalletti – per cui bisogna fidarsi di loro. Sono contento della rosa, che è composta da ragazzi eccezionali che non vedo l’ora di incontrare di nuovo”.
Calciomercato Inter, Spalletti: “Difesa? Bisogna fidarsi. Karamoh deve fare esperienza”
“Coperta corta in difesa? Dopo aver visto i giocatori sul campo non lo so mica se Miranda e Skriniar sono meglio di Ranocchia e D’Ambrosio. E poi dietro abbiamo anche Vanheusden, un giovane di assoluta prospettiva. Bisogna fidarsi – ha risposto il mister interista prima di elogiare Dalbert e Mauro Icardi – Il brasiliano è furbo e smaliziato, anche se pagherà qualcosa perché si trova in un calcio diverso rispetto a quello francese. Mauro è un grande professionista e un bravissimo ragazzo. Qualcuno dovrebbe cambiare il modo in cui lo guarda e in cui ne parla. Davanti alla porta capisce in un attimo quale sia il lato debole del portiere. Il primo gol alla Roma è eccezionale…”.
In conclusione Spalletti ha parlato dell’ultimo arrivato Yann Karamoh, facendo intendere che per l’ex Caen arà dura trovare spazio: “E’ un ragazzino, dovrà fare esperienza da qualche parte. Dopo un allenamento, mi ha chiesto se ci si allena sempre così e Dalbert gli ha risposto: ‘Benvenuto nel calcio italiano’. Fa scatti di ottanta metri che ti lasciano di stucco, ma deve crescere nella scelta quando si trova nell’uno contro uno col portiere”.
R.A.
