INTER, MORATTI / MILANO – Intervistato da ‘Sportitalia’, stavolta con la versione integrale, Moratti ha fatto un’ampia panoramica di ciò che è stata la sua Inter con l’attuale formazione a disposizione di Spalletti. Ecco le fasi salienti: “Credo che l’Inter sia partita bene per merito dell’allenatore e degli ottimi giocatori che ci sono. Adesso bisogna mantenere questa continuità che è la cosa meno facile, senza abbattersi se non ci sono partite stupende. Il mister ha tutte le caratteristiche per poter essere un allenatore vincente con l’Inter, ha un carattere forte, è analitico e attento. Credo abbia le caratteristiche giuste per far bene.”
Sull’arrivo di Ronaldo: ”Non è stata una trattativa difficile, ma c’è stato il timore che potesse fallire. Poi, c’è stata la soddisfazione che abbia scelto noi… Credo sia stata la realizzazione di un sogno. Recoba? L’Inter oggi è una squadra ordinata in cui ognuno fa il suo, forse Ivan Perisic ha più classe degli altri ma non c’è un giocatore che sia sorprendente come Recoba. Io lo apprezzavo perché risvegliava i miei sogni… Baggio da noi ha fatto tantissimo, ricordo anche in Champions League. Poi, certo, ha litigato con Lippi, ma all’Inter è rimasto molto legato e ha dato tantissimo. Non ho mai creduto all’aut aut Ronaldo/Cuper, anche perché cambiavo allenatore spesso. Non c’era dunque motivo perché Ronaldo mi facesse una richiesta del genere, è chiaro che aveva voglia di altre esperienze. Quali giovani mi piacciono attualmente? Penso a giocatori come Federico Chiesa e Simone Verdi che giocano molto bene. All’estero mi piace Gabriel Jesus”.
Sul sondaggio su Messi nel 2004: “Avevo visto una gara Under 20 e avevo visto questo ragazzo giocare quando nessuno lo conosceva. Mi impressionò e ho chiesto informazioni, ma lui subito dopo rinnovò col Barcellona, a cui era molto legato per via della sua storia. Sarebbe stato anche brutto fare una trattativa alle spalle del club blaugrana”.
Inter, Moratti: ”Ronaldo la realizzazione di un sogno. Eto’o-Ibra, che affare”
Sul confronto Mancini-Mourinho – “Si assomigliano nella personalità e nella serietà, sono diversissimi nel carattere ma hanno entrambi grandissimi qualità. Mourinho ha grandissima qualità e si tratta di Superprofessionista. Lo convinsi dopo le dimissioni di Mancini col Liverpool. Feci chiamare Mourinho dicendo di non essere sicuro di poterlo prendere, poiché attendevo un’altra decisione di Mancini. Gli chiesi se fosse disponibile, rispose sì e dunque le cose poi andarono come andarono. Non ho mai fatto patti con lui, della serie vinci e vai. Poi, anche se sapevo che era in contatto col Real Madrid, non ho voluto disturbare il lavoro verso la finale. Mi bastava vincesse e lo ha fatto, dunque l’ho perdonato”.
Sullo scambio Eto’o-Ibra: “Probabilmente il mio più grande affare, visto anche come sono andate le cose con Eto’o, che ci ha fatto vincere la Champions”.
La chiosa sul ‘mercato’: “Sui tecnici non ho grossi pentimenti, sui giocatori si, soprattutto per coloro che ho dovuto cedere per questioni di bilancio. Dei giocatori attuali chi potrebbe giocare nell’Inter del ‘Triplete’? Ci sono giocatori come Icardi, Handanovic, Perisic che sono fuoriclasse e avrebbero senz’altro potuto far parte di quella squadra. Chi metterei nella Top 11 della mia presidenza? Ci sono stati troppi campioni… Davanti metterei senz’altro Ronaldo, poi Ibrahimovic e Milito.” ha concluso.
S.M. – www.interlive.it