INTER-MILAN FACCHETTI JR INTERVISTA/MILANO-Il figlio dell’indimenticabile Giacinto Facchetti, Gianfelice, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Il bravissimo attore e regista ha regalato come sempre, delle splendide e mai banali delucidazioni. Gli hanno chiesto subito un parere sulla squadra di Spalletti e lui ha spiegato: “Per vari motivi noi in estate abbiamo ragionato con oculatezza per quello che si poteva fare. Il punto forte ora sta in panchina, ma credo che adesso ci siano dei riferimenti più chiari anche in società. A partire da Alessandro Antonello, un bergamasco di provata fede interista proprio come papà. La squadra non offrirà un calcio champagne, ma ha una sua impronta e sa compattarsi per difendere quanto ottenuto. Una stagione positiva si costruisce prendendo pochi gol”. Gli fanno notare che i giocatori, sono più o meno quelli dello scorso campionato ma lui ha puntualizzato: “Skriniar è stato un innesto prezioso, ma tante cose sono cambiate. Da Icardi che partecipa di più alla manovra a Brozovic e Perisic che cercano di mettere il loro talento al servizio del collettivo“. Gli fanno notare che Brozovic sarà assente, proprio adesso che sembrava essersi acceso e lui simpaticamente ha risposto: “Se davvero si è acceso, resti acceso anche quando torna…”. Gli hanno domandato un parere sul Milan e lui ha detto: “Loro invece hanno cambiato tantissimo. E noi interisti sappiamo bene che questo poi richiede tempo perché le cose girino. Credo però che, presi dal valorizzare i nuovi acquisti, si siano dimenticati dei “vecchi” che li hanno riportati in Europa. Anche aver dato la fascia a uno appena arrivato è una mancanza di rispetto verso chi c’era già”. In merito al derby, gli hanno domandato che tipo di approccio immagina e lui ha dichiarato: “Il Milan si gioca la credibilità di un progetto. Vero che siamo all’inizio, ma se dovesse perdere la quarta partita su otto… Avranno più pressione e giocheranno la gara della vita. Noi dovremo avere la stessa carica, anche per dimostrare che meritiamo questa classifica“. Gli hanno chiesto un pronostico e Gianfelice si è sbilanciato dicendo: “Vinciamo 2-1 con gol di Skriniar e Icardi“. Gli hanno domandato quanto è importante Spalletti e lui ha detto: “Lui è tagliato per questa società, lo vedo come l’uomo giusto nel posto giusto. Al di là del gran lavoro sul campo, il suo modo di porsi, di parlare, il suo recuperare pillole di memoria sono elementi che l’hanno fatto amare ancor prima che venissero i risultati. Ha colto la “fame”, la necessità di sentire un linguaggio familiare”. Gli fanno notare che anche l’Inter di Mancini a inizio campionato 2015 non prendeva gol, come mai questa dovrebbe fare diversamente e lui ha spiegato: “Perché non credo ai ritorni, Mancini è bravo ma venne ripreso per colmare un periodo di anonimato. E il modo in cui è finita conferma che qualcosa non andava. Questa Inter è più compatta e solida. E ha un allenatore più affamato, che porta una carica incredibile e vuole andare oltre certi limiti“.
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