INTER ESPOSITO SU SPALLETTI/MILANO-L’allenatore Carmine Esposito, ora al Lusitano in serie B spagnola, che militava nell’Empoli allenato da Spalletti dal 1995 al 1998, è stato intervistato dal Corriere dello Sport. Gli hanno domandato, cosa aveva di speciale il tecnico di Certaldo e lui ha detto: “Risposta scontata, era già allora un grande allenatore, oggi è il più grande“. Gli hanno chiesto delle delucidazioni sul tecnico nerazzurro, quando era nel club toscano e lui ha spiegato: “Era pignolo, un rompiscatole tremendo. Aveva una particolarità, si sentiva ancora giocatore e capiva i problemi dello spogliatoio. Quando univa il suo passato da calciatore al suo presente da allenatore diventava unico. A noi diceva: “Ragazzi, io voglio fare l’allenatore e voi dovete darmi una mano”. L’ho rivisto nell’aprile scorso a Bologna, prima di Bologna-Roma. Mi ha detto: “Ti devo ringraziare: se sono qui è anche merito tuo””. Gli hanno chiesto, qual’è stata la squadra migliore finora allenata da Spalletti e lui ha dichiarato: “La prima Roma. Giocava un calcio entusiasmante”. Gli fanno notare che quando Sarri arrivò ad Empoli, lui era allenatore degli Allievi e gli hanno domandato che differenze ci sono tra i due tecnici e lui ha spiegato: “Hanno un punto in comune: curano i dettagli come nessun altro. In tre anni, non ho perso un solo allenamento di Sarri anche perché mi portavo dietro le parole di Spalletti: “Se vuoi diventare allenatore, devi vivere 24 ore al giorno per il calcio”.
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