INTER LIGABUE INTERVISTA/MILANO-Il cantante Luciano Ligabue, noto tifoso interista, è stato intervistato da Sky Sport per parlare della sua squadra del cuore, sia del passato che del presente. Queste le sue prime parole: “Io sono un grande fan di Boninsegna per il tipo di bomber che è stato. La sua rovesciata fu in un 5-1 contro il Foggia (in realtà un 5-0, ndr), quindi fu abbastanza ininfluente, eppure ce la ricordiamo ancora. Ho avuto il privilegio di vedere l’Inter vincere la Champions League e non ci speravo più”. Sulla situazione attuale ha detto: “Son contento che l’allenatore abbia il mio stesso nome. Credo che Spalletti sia molto bravo, ma ciò che mi inquieta è uno dei grandi misteri dell’Inter, vale a dire il fatto che dal 2010 in poi, con tutti i cambiamenti di allenatori e giocatori che ci sono, vediamo i nerazzurri tra i primi nel girone di andata e poi la luce puntualmente si spegne dopo la pausa natalizia. Voglio pensare che stavolta si tratti di una fase, connessa a un senso di smarrimento e a una perdita di fiducia nelle proprie qualità. Spero sia solo un periodo e magari, appena finisce il film, li vado a trovare perché dicono che io porti fortuna“. Sulla questione mercato, il cantante ha spiegato: “Non possiamo far altro che assistere. Anche qui ci son tanti misteri, come quello del governo cinese e quello del Fair Play finanziario. Io non ho mai capito come mai una proprietà così ricca non possa spendere: quando sei tifoso, puoi solo assistere col cuore. Io faccio così, ben sapendo che l’esito della partita cambierà il mio umore in quella giornata”. Ricordando la sua canzone, dedicata in parte anche ad Oriali, sui mediani, il Liga ha spiegato la loro importanza dicendo: “Senza Cambiasso, l’Inter non avrebbe fatto il Triplete. Quello è un ruolo decisivo, ed è decisiva la personalità che ci metti. Ho sempre avuto la sensazione che il mediano sia l’ultimo ad accettare la sconfitta, ecco perché sono fondamentali per raggiungere il successo“. Infine un’ultima domanda sulla Nazionale italiana fuori dal mondiale e lui ha dichiarato: “Ancora non smaltisco la delusione per la mancata qualificazione. I Mondiali sono una di quelle rassegne in cui gli italiani si sentono tutti uniti. Stavolta, pur amando il calcio, non li seguirò, perché farei fatica a tifare per un’altra Nazionale“.