INTER, LUCIO / MILANO – Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, Lucio ha parlato della sua esperienza in nerazzurro: “La società volle smantellare la squadra del 2010, fu un grave errore. Spaccatura nello spogliatoio? Assolutamente falso. Anzi, mai un problema, né quando arrivai nel 2009 né quando me ne andai. Avevo stretto una grande amicizia con Samuel, Cambiasso e Zanetti. Lasciai l’Inter perché ci fu una pressione molto forte da parte della direzione nerazzurra dell’epoca affinché me ne andassi.”
Inter, Lucio: ”Mourinho e il Triplete il punto più alto. Pressioni affinché me ne andassi: ecco come andò”
”L’esperienza alla Juventus non è stata semplice ma ne è valsa la pena. Il miglior allenatore è stato José Mourinho, di sicuro. Oltre a essere un bravissimo tecnico è un grande gestore di persone. Sapeva come controllare la squadra, motivarla, facendoci credere che era possibile vincere la Champions. La partita a Barcellona è stato l’emblema: è stata la partita della vita. Rammarico nei confronti di van Gaal? No, preferisco ricordare con tenerezza e affetto la Champions 2010 con l’Inter, il mio più importante trofeo dopo il Mondiale. Sognavo di vincerla da quando arrivai in finale col Bayer contro il Real di Zidane” ha concluso.
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