GENOA INTER CONFERENZA SPALLETTI / L’Inter proverà a uscire definitivamente dal tunnel della crisi vincendo anche domani sera al ‘Ferraris’ contro il Genoa. Alla vigilia del match valevole per la 25esima giornata di Serie A ha parlato in conferenza stampa il tecnico nerazzurro Spalletti.
ICARDI E PERISIC – “Con loro non sono stati sviluppati allenamenti specifici per l’intensità che avrà questa partita col Genoa. Comunque abbiamo una rosa che ci ha fatto vedere come si fa: quando chiamati in causa hanno dato il massimo. Le possibilità di andare a fare gol restano intatte, sono le stesse di quando ci sono Mauro e Ivan”.
CRITICA DI FRANCESCO – “Ha ragione lui, sono d’accordo che la Roma doveva stare molto più in alto, come gli anni passati.
RAFINHA – “Pronto per giocare titolare? La cosa va analizzata bene, ma non dico certo la formazione un giorno prima. Lui ci ha dato e ci potrà dare una mano, se lo faccio giocare dall’inizio poi ci saranno dei momenti in cui la squadra dovrà sopperire alla sua mancanza di apporto”.
BORJA VALERO – “Non è assolutamente in difficoltà, come tutti gli altri può avere un momento positivo e un altro negativo”.
AMBIENTE – “I depressi teneteceli lontano. Per noi non c’è depressione, non buttiamo via niente perché fin qui il tragitto ci ha portato in terza posizione. Poi è chiaro che ci sono delle cose da fare ancora meglio. Nell’ultima partita, per esempio, non mi è piaciuto il carattere della squadra quando era in superiorità numerica. Però poi noi siamo in grado di andare a Genova e vincere la partita contro una squadra stratosferica da quando c’è Ballardini. Troveremo uno stadio carico di entusiasmo”.
EDER – “Il continuo parlare di mercato crea un problema, soprattutto se si parla di rivoluzioni. Io sto pensando di suggerire al presidente di creare una terza squadra, l’Inter virtuale dove far giocare i giocatori che continuamente è in arrivo alla Pinetina. L’allenerebbe un dirigente, non io… A me interessano solo i giocatori che ho io. Sturridge al posto di Eder? Sturridge ha giocato due minuti e si è fatto male, da noi se non ci fosse stato Eder sarebbero stati dolori. Ne parlerò col presidente, qualcuno parla sempre con voi di mercato e questo non mi sta bene. Manca ancora metà campionato e si parla già di rifondazione. La terza squadra l’alleneranno loro, i dirigenti, perché tanto è da loro che nascono certi discorsi. A Eder c’è stato qualcuno che l’ha fermato chiedendogli di andar via per far venire Sturridge… I tifosi debbono fare il tifo per noi, per i giocatori”.
BILANCIO – “La mia Inter è ancora inespressa, ma alla fine il campionato dice sempre la verità di quello seminato. Nei miei ragazzi vedo ora tanta voglia e disponibilità ad apprendere, nel mezzo ovviamente alle difficoltà derivanti dall’ultimo periodo negativo, che comunque non è mai stata in grossa difficoltà. Vi rammento i pali, ci davano per fortunati e ora siamo la squadra che ne ha colpiti più di tutti”.
MODULO E CANDREVA – “In queste settimane ho messo giù un’alternativa tattica, per certi versi ha dato dei vantaggi per altri ha fatto vedere che la conoscenza non era così approfondita. Per cui si passa sempre da lì, col 4-3-1-2 o col 4-3-3. Di base sempre con tre centrocampisti, con un’alternanza in mezzo che si può sfruttare a nostro vantaggio. Candreva non l’ho mai messo in discussione, è uno di quelli che sicuramente in fondo farà vedere quelli che sono i suoi numeri. Tra gol, assist e corsa i suoi numeri saranno a posto alla fine della stagione”.
TOTTI – “Ha detto che non potrà esserci un chiarimento…Secondo me si è espresso in modo inequivocabile, per cui segna un punto preciso su quello che è il nostro rapporto. Da parte mia ci sarà sempre la stessa apertura e la stessa disponibilità. Se pensa così mi dispiace, ma non posso farci niente”.
BROZOVIC – “Non giocherà titolare, ho scelto un altro. Con lui ho parlato dell’episodio di domenica, lui si è subito dispiaciuto. Marcelo è un timido, un introverso, il messaggio su Instagram è secondo me un segnale importante di distensione. In settimana si è allenato benissimo ed è questa la cosa più importante. Non partirà dall’inizio, ma sono convinto che se lo tiro dentro lui darà il massimo per far bene come ha sempre fatto”.
KARAMOH – “E’ un ragazzo splendido, ha una faccia che racconta tutto. E’ facile diventare amici di lui. Ha tutte le carte in regola per diventare un buon giocatore, mantenendo però tutta l’attenzione che serve per un percorso di crescita importante”.
KONDOGBIA – “E’ un rimpianto? Mi è dispiaciuto quando è andato via, venni io ad allenarlo da solo quando disse che non voleva più farlo con l’Inter. La sua volontà è stata quella di partire, quindi io non ho nessun rimpianto. Non trattengo nessuno, peggio per te”.
SKRINIAR – “Vuole restare all’Inter, ma io non avevo dubbi… Ho subito pensato che quella traduzione fosse stata fatta fuori un ristorante all’una di notte. Sono convinto che resterà qui per tanti anni”.
MARTINEZ – “Guarderò la partita del Racing? No, io penso ai miei e poi debbo dormire per organizzare il giorno dopo, la partita, che è la cosa che conta di più”.
Il tecnico nerazzurro vive la partita con molta passione e a volte rischia grosso. Ecco…
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