INTER SPALLETTI CALCIOMERCATO ICARDI / “Se potessi tornare indietro alla chiamata dell’Inter risponderei con un ‘sì’ ancora più convinto. E’ proprio in questo periodo di difficoltà che mi sto rendendo conto del mio attaccamento a questo club. Vedere i nostri tifosi sofferenti e preoccupati per i risultati è un qualcosa che mi fa veramente stare male e allo stesso tempo mi carica tantissimo perché sento fortemente di voler a ogni costo il bene di questa squadra“. Pensieri e parole di Spalletti, che al ‘Corriere dello Sport’ ha rilasciato una lunga intervista. Ecco gli argomenti principali trattati dal tecnico nerazzurro:
CRISI – “Le maggiori difficoltà nascono da questi continui paragoni con i problemi degli anni precedenti. Questi paragoni portano a pensare che non ci si possa far niente se non aspettare che sia passata la tempesta. Quando invece noi avremmo bisogno di reazioni forti e immediate”.
CALCIOMERCATO – “Se ora accettassi di parlare di mercato sarebbe come rendermi disponibile ad allenare… la formazione virtuale. Come ho già detto, sentir parlare di nuovi acquisti per la prossima stagione è solo un modo per sfiduciare i nostri calciatori che lottano per obiettivi difficili. De Vrij? Potrebbe essere il capitano della formazione virtuale (ride, ndr). Nainggolan ideale per me? Radja è adatto per il tipo di calcio di qualsiasi allenatore. L’ ‘Alieno’ è fatto di un’altra pasta”.
ICARDI – “Real Madrid, PSG e United lo vogliono: perché dovrebbe restare? Perché la maglia a righe gli sta meglio rispetto alle altre che sono tutte a tinta unita. E poi, avendolo conosciuto, è il carattere della persona a fare la differenza: lui non è di quelli che amano cambiare senza aver… lasciato il segno a livello di squadra”.
FUTURO – “A fine anno si fanno gli ‘inventari’ in tutte le aziende e vengono fuori i numeri e le analisi che possono far cambiare idea a chiunque. Lavoro ogni giorno con il massimo impegno per poter restare all’Inter il più a lungo possibile, magari raggiungendo anche qualche risultato importante”.
NAZIONALE – “Allenare l’Italia? Il mio futuro è sempre quello che sto vivendo e la squadra che sto allenando. Difficile raggiungere obiettivi se non sei dentro anche al tuo futuro. Quindi il mio futuro in questo momento è riportare l’Inter in Champions”.