INTER, SPALLETTI / MILANO – Conferenza stampa per Spalletti in vista dell’impegno contro il Benevento di domani. Il tecnico ha anche parlato dei prossimi impegni e delle condizioni dei singoli visti i rientri di Icardi, Miranda e Perisic: “Icardi gioca? Ci sono delle ore a disposizione, le vogliamo usare ma caricarlo di 90′ o di un inizio di partita dove non si sa dove andremo a finire è un rischio che è meglio non correre. Faremo le analisi con i medici e valuteremo. Dichiarazioni di Sabatini e Antonello? Mi hanno fatto estremamente piacere per il modo di affrontare il discorso su una base di stabilità e conoscenza approfondita, nonché la volontà di creare un percorso che possa essere vincente per tutti. Il discorso è sempre quello di prendere una strada e mantenerla. Rafinha? Anche questa settimana abbiamo dovuto alternare l’impiego e le tempistiche di allenamento. Ha avuto un affaticamento muscolare, va valutata bene la questione. Oggi si è allenato ma la rifinitura non dà risposte certe; però c’è e per quel che sarà la possibilità vogliamo usarlo, può darci una mano importante”.
Inter-Benevento, Spalletti: ”Ecco come stanno Icardi, Miranda e Rafinha. Modulo? Pronti a cambiare, ma gli schemi restano gli stessi”
”Le difficoltà attuali non hanno il nome di alcun componente della squadra. Siamo calati nel pensiero di essere forti e di poter vincere contro chiunque. Abbiamo passato un buon periodo e poi uno bruttissimo. Le cose sono andate in questa maniera perché siamo stati noi a determinarle. Dobbiamo credere nella nostra forza. I segnali sono che si va a scavare sempre più in profondità per avere la reazione che ci vuole. A cosa si riferivano le parole di Sabatini? Il fatto di essere determinati a far cambiare i giudizi. L’obiettivo è sempre quello di vincere le partite. Miranda come Icardi? Difficile anche se sta molto bene. Lo valuterò bene domani. Quello che diventa fondamentale è che Icardi, Miranda, Borja Valero, Rafinha erano tutti là che volevano stare con la squadra. Moduli? Siamo estremamente convinti che questo sia quello giusto per esprimerci al meglio. Poi è chiaro che bisogna essere pronti a fare qualcosa di diverso, ma la tattica di squadra rimane tra il 4-2-3-1 e il 4-3-3” ha concluso.
S.M. – www.interlive.it