INTER JULIO CESAR / “Mi sono migliorato molto lavorando con preparatori di diverse nazionalità: italiani, portoghesi, scozzesi, spagnoli, brasiliani… La scuola italiana è la migliore. Ho sempre ammirato Buffon, di Marchetti mi piaceva il coraggio di buttarsi sulla palla. La mia carriera è andata in parallelo con quella di Buffon, mi ha aiutato molto, se si prende cura di sé un portiere può andare avanti anche alla sua età. Il mio idolo? Taffarel, sapeva piazzarsi benissimo. Handanovic? Bravissimo, eccellente, è stata un’ottima scelta”. Così Julio Cesar ai microfoni di ‘Extra Time’, supplemento de ‘La Gazzetta dello Sport’.
“Milano mi ha voluto bene – ha aggiunto il portiere brasiliano, ora al Flamengo, ricordando la sua esperienza in nerazzurro – ho vissuto 7 anni, 14 titoli con l’Inter tra cui una Champions e un Mondiale per Club. Ho anche imparato una nuova lingua. Di quella Inter sento Materazzi e Toldo – ha sottolineato il brasiliano – anche se eravamo in lotta per un posto da titolare tra di noi c’era sempre rispetto reciproco e amicizia. Sento pure i brasiliani di quella squadra e qualche argentino come Javier Zanetti. Futuro? A fine stagione lascerò il Flamengo – e il calcio, ndr – vorrei vivere a Lisbona con la mia famiglia”.
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