INTER JOAO MARIO WEST HAM / “Joao Mario non poteva capitare in club e campionato peggiori per rilanciarsi dopo un pessimo anno e mezzo con la maglia dell’Inter“. Così ha esordito Calciomercato.it nella sua analisi su Joao Mario, flop all’Inter ma anche al West Ham dove è approdato a gennaio con la formula del prestito Il West Ham di David Moyes, in piena caduta libera tanto che sabato scorso ha rimediato in casa dal Burnley la terza sconfitta consecutiva scatenando l’ira dei propri ‘tifosi’ o presunti tali, e la Premier League (dove gli ‘Hammers’ sono quint’ultimi a due punti dalla zona retrocessione) erano e sono le destinazioni meno congeniali al suo modo di giocare a calcio, soprattutto rispetto alle sue caratteristiche tecniche senz’altro più ideali per un campionato come la Liga”
“Il portoghese […] ha fin qui collezionato 6 presenze (1 assist) per un totale di circa 455 minuti. Moyes lo ha già impiegato, con scarso successo, in tre ruoli: da trequartista a una sorta di seconda punta alle spalle del ‘Chicharito’ Hernandez, finanche da ‘finto’ esterno destro nel 4-2-3-1. Questo può significare che il manager scozzese apprezzi la sua duttilità ma anche che ancora non abbia capito quale possa essere il suo ‘vero’ ruolo… Certo è che l’obiettivo dell’Inter, rivalorizzare il giocatore per poi cederlo in estate a un prezzo tale (sui 28 milioni) da evitare una minusvalenza, si fa sempre più difficile. La speranza per Suning, che nel 2016, spinto dal suo agente di fiducia Kia Joorabchian che poi era ed è tuttora il procuratore dello stesso Joao Mario, investì 45 milioni, resta il Mondiale, quindi la Nazionale con cui Joao Mario ha sempre disputato partite importanti, vincendo da titolare e da giovanissimo l’Europeo di due anni fa. L’organizzazione della squadra di Fernando Santos valorizza quel che rimane un ottimo giocatore che, però, come molti suoi colleghi ‘non campioni’ ha bisogno del contesto giusto per rendere al massimo se non addirittura oltre delle proprie possibilità”.