AMARCORD INTER ORIALI / Diciassettesimo appuntamento con la rubrica di Interlive.it, âAmarcord Nerazzurroâ. Oggi parliamo di Gabriele Oriali, a cui Luciano Ligabue, noto cantautore e tifoso dellâInter, dedicò la famosa canzone âUna vita da medianoâ.
Nato il 25 novembre 1952 a Como, venne acquistato dallâInter per 100.000 lire dal Cusano Milanino, dove ricopriva il ruolo di terzino. Durante la sua permanenza nelle giovanili nerazzurra viene spostato a mediano ed è in quel ruolo che giĂ nellâannata 1970/71 il tecnico Gianni Invernizzi, subentarto a Heriberto Herrera, lo fece esordire in prima squadra il 7 febbraio 1971 in un Roma-Inter terminato 0-0. Quellâanno la squadra nerazzurra vinse lo Scudetto, ma il giovane Oriali giocò solo unâaltra partita. AvrĂ tempo e modo di rifarsi nei successivi anni fino al campionato 1982/83, lâultimo in nerazzurro. Il campionato successivo le sue presenze con la maglia nerazzurra salirono a 20 su 30 totali di campionato avendo lâonore di giocare anche la sfortunata finale di Coppa Campioni contro lâAjax di Cruijff. Nellâoccasione del primo gol subito dallâInter il suo scontro fortuito sullâuscita di Bordon, regalò al fuoriclasse olandese la palla del vantaggio per i âLancieriâ.
Durante i suoi 13 anni a Milano non riuscĂŹ mai a giocare tutte le partite di Serie A, solo nellâannata 1978/79 e nel 1981/82 arrivò a collezionare 28 presenze (il suo massimo), mentre nel 1974/75 furono solo 17, 18 lâanno precedente e nel 1980/81. Il suo rapporto con lâInter non fu sempre idilliaco: nel 1978 dopo la vittoria della Coppa Italia, la societĂ sembrava intenzionata a cederlo allâAscoli ma dopo il suo rifiuto e la minaccia di lasciare il calcio venne confermato in nerazzurro e nel 1979/80 sarĂ lâartefice del 12esimo Scudetto con lâinter di Eugenio Bersellini. Al termine del campionato 1982/83, insieme al suo amico Ivano Bordon, decise di lasciare lâInter sfruttando la nuova regola dello svincolo visto il contratto in scadenza passando alla Fiorentina, dove giocherĂ fino al 1987 senza vincere nulla. Viceversa Bordon passò alla Sampdoria permettendo a Walter Zenga di iniziare la sua avventura in nerazzurro.
Nei 13 anni con i colori nerazzurri, il mediano vinse quindi 2 Scudetti (nel 1970/71 e nel 1979/80) piĂš altrettante Coppe Italia (â78 e â82) Un capitolo molto importante della sua carriera di calciatore lo merita anche la Nazionale, dove esordĂŹ il 21 dicembre 1978 in unâamichevole vinta 1-0 contro la Spagna (gol di Paolo Rossi). Dopo il quarto posto agli Europei disputati in Italia nel 1980, finale persa ai rigori con la Cecoslovacchia, avrĂ lâonore di essere tra i protagonisti del vittorioso Mondiale 1982. In Spagna la squadra di Bearzot riuscĂŹ a stupire e vincere la manifestazione, dopo un inizio stentato caratterizzato da tre pareggi. Svezia-Italia del 25 maggio 1983 â persa 2-0 dalla Nazionale di Bearzot â sancĂŹ il suo addio allâazzurro dopo 28 presenze e 1 gol, segnato proprio agli svedesi in unâamichevole del 26 settembre 1979.
La sua avventura con lâInter ricomincerĂ nel 1999, come dirigente. Durò per 11 anni, con lâapoteosi del Triplete nella stagione 2009/2010. Dal 2008 Mourinho lo volle accanto in panchina come team manager. Al termine della stagione 2010, le divergenze con Marco Branca lo allonatanano del tutto dal club nerazzurro. Dal 2013 è diventato dirigente accompagnatore della Nazionale Italiana, voluto esplicitamente da Tavecchio per sostituire il dimissionario Gigi Riva. Lâarrivo di Roberto Mancini come nuovo Ct e il riformarsi della coppia che in nerazzurro iniziò lâavventura che avrebbe poi portato la squadra a vincere tutto con Mourinho, potrebbe essere di buon auspicio anche per il futuro della squadra azzurra.
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