Maurizio Ganz, ex attaccante di Inter e Milan ha parlato del suo rapporto con i tifosi a una settimana dal derby
Era gennaio del 1998 quando Maurizio Ganz lasciò l’Inter dopo due stagioni e mezza condite da 36 gol tra Serie A e Coppa Uefa, per accasarsi al Milan a fronte di una spesa di un miliardo di lire. Oggi, alla vigilia dei suoi 50 anni, l’ex bomber di Tolmezzo fa l’allenatore in Svizzera al Taverne, ma non ha scordato il suo passaggio da una sponda all’altra dei Navigli. “I tifosi interisti si sono sentiti traditi quando sono passato in rossonero, dove sono stato decisivo con i miei gol per lo scudetto – ha dichiarato nel corso di una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ – Però a Brescia come a Bergamo, all’Inter come al Milan, posso andare a testa alta: le statistiche parlano”.
Italia, Ganz: “Oggi in pochi fanno la differenza. Ai miei tempi…”
Ganz ha affrontato anche il tema della Nazionale, che fatica a vincere e a segnare. Lui non ha mai vestito la maglia Azzurra ai suoi tempi, mentre con ogni probabilità oggi sarebbe il centravanti titolare dell’Italia. “Ho dovuto competere con Baggio, Totti, Del Piero, Vieri, Vialli, Montella, Ravanelli… Ora in pochi fanno la differenza, ma non torno indietro: sono felice di aver giocato nel calcio vero, quello di una volta”.