Ieri Steven Zhang è stato nominato nuovo presidente dell’Inter, mettendo di fatto la parole fine all’avventura di Thohir in nerazzurro. Dall’indonesiano a Suning, cambiate le prospettive
La nomina a presidente dell’Inter di Steven Zhang al posto di Erick Thohir segna la fine e l’inizio di un nuovo ciclo e ci obbliga anche a fare un breve bilancio della gestione del club nerazzurro da parte del gruppo Suning. Una gestione piena di errori ed orrori all’inizio, ma che poi ha garantito all’Inter un percorso di crescita economica di grande rilievo. Per dirla terra terra: dal 2016 ad oggi i cinesi hanno pompato un sacco di soldi, quasi mezzo miliardo di euro. Molti dei quali, tuttavia, attraverso il legale quanto poco piacevole ‘prestito verso soci’ con interessi molto alti.
Ma va detto che larga parte di questi prestiti sono poi stati convertiti in capitale e che in un certo senso erano l’unica se non una delle pochissime strade per iniettare liquidità nell’Inter evitando i classici aumenti di capitale indigesti a Thohir e che, se effettuati dal socio di maggioranza, avrebbero portato all’uscita immediata (non prevista e sotto certi aspetti ‘vietata’ dagli accordi parasociali) dall’azionariato dell’uomo d’affari indonesiano, il quale ricordiamo realizzerà una sostanziosa plusvalenza con la cessione del suo 30 e passa per cento a Jindong Zhang.
Inter, da Thohir alla famiglia Zhang: cambiate le prospettive
Adesso il club è comunque solidissimo e ha prospettive importanti: i ricavi sono aumentati del 9% rispetto al 2017, in sostanza saliti a 347 milioni di euro ‘grazie’ sempre alla proprietà di Nanchino che ha stretto diverse e nuove partnership pure con aziende locali con le quali ha un forte legame (!), anche se circa 100 milioni derivanti da sponsorizzazioni con società cinesi non sono di fatto ancora arrivati… Insomma con Suning, al di là di certe cose ‘strane’ nel bilancio (vedi il costo di Bastoni) che meriterebbero senz’altro una sorta di ‘spiegazione’ e aspettando pure la creazione di una struttura dirigenziale più forte e autorevole (nonostante il passato, che i tifosi tendono a dimenticare come a rivangare in caso di sconfitte, Marotta potrebbe essere davvero il tassello giusto), l’Inter può davvero tornare a vincere nei prossimi anni, cosa che con Thohir – uno che per far cassa avrebbe sicuramente già venduto i migliori come Icardi e Skriniar – non era nemmeno immaginabile.