Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, ha commentato il gesto di Mourinho verso i tifosi della Juventus, ma anche le partite contro Barcellona e Atalanta
José Mourinho rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi dell’Inter. E anche dopo essere andato via da Milano, non ha mai nascosto la sua fede nerazzurra a parole e… a gesti. Come quello dell’Allianz Stadium’, dopo che il suo Manchester United è riuscito a battere in rimonta la Juventus in Champions League. La mano portata all’orecchio indirizzata verso i tifosi bianconeri che lo avevano insultato per tutta la partita sta facendo molto discutere. “E’ un gesto che ha fatto passare in secondo piano una vittoria così importante ma che fa parte del carattere di Mourinho – ha commentato l’ex patron interista Massimo Moratti ai cronisti – Quando viene in Italia gli torna un sentimento, un’esperienza che lo fa agire come se fosse ancora all’Inter. Per me è stata una cosa divertente e di certo non offensiva. Dice ancora ‘la mia Inter’: questo è il motivo per cui reagisce così anche ora in un match del genere”. L’ex numero uno di Corso Vittorio Emanuele commenta anche le altre news Inter che potete leggere CLICCANDO QUI: “La squadra vista contro il Barcellona ha dimostrato carattere e spessore. Certo, poi c’è stata una lezione di gioco. Zhang presidente? L’ho sentito e gli ho fatto i complimenti. Secondo me è bravo e farà benissimo”.
Atalanta-Inter, Moratti: “E’ sempre una battaglia”. Poi mortifica il giornalista
Intervistato dall’Eco di Bergamo’, inoltre, Moratti ha parlato della difficile trasferta di domenica contro l’Atalanta. “Sarà la solita battaglia. Lì è stato sempre così”. Ma quando il giornalista gli ricorda la sconfitta 3-1 subita da quella che fu la sua squadra allo stadio ‘Atleti Azzurri d’Italia’, l’ex presidente lo sbugiarda: “Mi dica la data. 18 gennaio 2009? Allora non era l’anno del Triplete, ma quello del primo scudetto di Mourinho. Vede che mi ricordo meglio di lei? Ricordo bene quella partita: fece una doppietta Doni e segnò anche Floccari“.