Inter, Vecchi: “Per me Zaniolo diventerà come Gerrard o Lampard”

Inter, lunga intervista all’ex allenatore della Primavera nerazzurra e del Venezia Stefano Vecchi 

Vecchi ©Getty Images

INTER VECCHI INTERVISTA/ La sua avventura al Venezia, dopo aver vinto tutto con l‘Inter Primavera si è conclusa dopo poche giornate e in attesa di avere una seconda chance, il tecnico Stefano Vecchi è stato intervistato dal programma in onda su RMC Sport ‘Maracanà’. Gli hanno subito chiesto un parere su Zaniolo, autore di un’ottima prestazione nella sfida tra Roma e Inter e lui ha spiegato: “Sono contento per quello che sta dimostrando Zaniolo. È anche un po’ la dimostrazione che certi ragazzi, se gli vengono date le opportunità, possono dimostrare doti e qualità. Poi loro devono essere bravi a saperle sfruttare. Zaniolo sta approfittando di qualche infortunio, ma sta dimostrando di essere un giocatore dalle grandi potenzialità, cosa che stava dimostrando già lo scorso anno. Bravo Di Francesco a dargli continuità: adesso sta facendo bene come in Primavera quando era un fuoriserie. Adesso in Serie A può essere già un giocatore determinante. La mia difficoltà l’anno scorso era di farlo rendere al cento per cento anche in Primavera: lui faceva la differenza al 60% e a volte l’ho sgridato se non rendeva al massimo. Per me diventerà come Gerrard o Lampard. Cutrone, Donnarumma, Pinamonti, Radu: i giovani stanno dimostrando di poter fare bene in Serie A, tutto sta nel dargli un po’ di fiducia e spazio”. Gli fanno notare che è la stessa linea che sta seguendo Roberto Mancini in nazionale, di dare spazio anche ai giovani e lui ha confermato: “Già che se ne parla è un’ottima cosa. Tonali sta dimostrando di avere grande personalità, temperamento e carattere. Ci sono tanti ventunenni che si stanno mettendo in evidenza nel calcio italiano, mi auguro che ci sia una svolta definitiva. Siamo alla ricerca di talenti, è bello vedere tanti ragazzi giocare in Serie A”. Gli hanno domandato delle delucidazioni, sull’effetto che sta avendo Ronaldo sul nostro campionato e lui ha detto: “Ronaldo è nato senza il talento di Messi, ma attraverso il lavoro, l’esempio e il modo di allenarsi è diventato pari se non più forte dell’argentino. Ronaldo si mette sulle spalle la squadra nei momenti più difficili. È l’esempio ideale per i giovani: non basta il talento, ci vuole tanto lavoro“. Gli hanno chiesto quanto è difficile difendere i giovani dalle pressioni e lui ha dichiarato: “Ho visto tanti giocatori con potenzialità non riuscire a rendere come avrebbero potuto, causa anche procuratori o famiglie. Non sempre i ragazzi si fidano dell’allenatore che usa bastone e carota per farli crescere”. Gli hanno domandato quale sia il miglior under21 e lui ha risposto prontamente così: “Barella: è un giocatore che da anni sta facendo bene”. L’ultima domanda, riguarda la sfida di venerdì sera all’Allianz Stadio di Torino tra Juventus e Inter e valida per la quindicesima giornata del campionato di serie A e l’ex tecnico nerazzurro ha detto: “Mi piacerebbe vedere una partita come Roma-Inter, che venga giocata a viso aperto. La Juventus vincerà comunque il campionato a prescindere dal risultato del prossimo turno”.

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