Inter, Ausilio conclude la sua lunga intervista con Sky Sport facendo nuovamente una promessa ai tifosi
INTER AUSILIO COLLOQUIO/ Quarta e ultima parte del lungo colloquio in esclusiva tra Sky Sport e il dirigente nerazzurro Piero Ausilio. La chiacchierata prosegue, con una domanda riguardante la differenza tra Walter Sabatini e Beppe Marotta suo nuovo collega e lui ha spiegato: “Non mi dà fastidio a livello di lavoro perché in realtà non è mai cambiato nulla per me. E anche adesso, dopo i primi confronti con Beppe c’è stima reciproca e comunque lui è l’a.d.. L’unica cosa è che, a differenza degli altri nel passato, lui ha una conoscenza diversa dell’area sportiva e io cercherò di beneficiare di questo”. Gli hanno chiesto delucidazioni, sul suo rapporto con la nuova proprietà cinese e lui ha detto: “I primi tre, quattro mesi sono stati un po’ difficili perché era tutto nuovo, per noi ma anche per loro. Non entro nei dettagli, ma loro hanno la grandissima capacità di assorbire le cose e di apprendere velocemente. In tre, quattro mesi era cambiato tutto. Fortunatamente ad ottobre mi sono ritrovato ad avere un presidente come Steven Zhang, da subito operativo a Milano, decisionista e che ha fatto da cuscinetto tra noi e la proprietà in Cina, che di fatto era lontana in tante cose ma che invece lontana non è mai stata se si parla di sostegno e supporto. Mandare Steven Zhang a Milano con noi per vivere la nostra quotidianità è stata una scelta che in pochissimi mesi ha portato l’Inter ad essere strutturata come è oggi. Suning è una realtà ambiziosa e vuole un’Inter che torni a vincere, non si accontenta di arrivare seconda o terza o quarta. Però per arrivare a vincere e soprattutto durare nel tempo devi creare delle basi, delle fondamenta. Non puoi pensare di essere una grande squadra soltanto perché vai sul mercato e compri i migliori calciatori”. Gli hanno domandato, se si potranno mai permettere dei grandi colpi di mercato tipo Ronaldo e lui ha dichiarato: “Bisogna essere onesti: noi non saremmo stati pronti per Cristiano Ronaldo. Non è che dico no, io vorrei lui e Messi, vorrei avere tutti i migliori calciatori del mondo. Ma ci sono momenti in cui te lo puoi permettere e altri momenti in cui, in modo sincero, devi dire semplicemente di no. Al di là che non ci sia stato proposto, l’Inter non avrebbe potuto sostenere quel tipo di operazione, neppure i 100 milioni e quello che poi è lo stipendio del calciatore. Bisogna essere molto onesti con le persone e dire quello che si può fare. Quello che oggi possiamo dire ai nostri tifosi è che stiamo lavorando duramente per far tornare l’Inter a vincere, il più presto possibile”.
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