Milan-Inter, la conferenza stampa dell’allenatore rossonero Gennaro Gattuso
MILAN-INTER GATTUSO CONFERENZA/ Il tecnico del Milan Gennaro Gattuso, ha risposto alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di presentazione del derby di Milano.
Queste le sue prime parole:
“Ogni derby ha una storia a sé. Non dobbiamo pensare alla partita dell’andata perché sarà diverso. Da cinque giorni sento che siamo favoriti e l‘Inter è morta, ma nelle stracittadine queste cose non esistono. Serve rispettare l’avversario, giocare con la testa e rispettarla bene. Voglio vedere dai miei ragazzi cuore, intelligenza e voglia. Giocheremo davanti ad un San Siro da record di incassi e dovrà essere il nostro dodicesimo in campo, ma rispettiamo l’Inter perché ha campioni e ci può mettere in grandissima difficoltà“.
Gli hanno domandato come si affronta la squadra di Luciano Spalletti e lui ha spiegato:
“Dobbiamo essere bravi con la loro pressione, all’andata non ci hanno mai fatto respirare bloccandoci tutto il palleggio. Domani sarà la stessa cosa e serve coraggio, allora dissi che non mi era piaciuto l’atteggiamento del nostro non gioco e della rinuncia a palleggiare, domani voglio vedere testa libera e fare le cose che sappiamo fare”.
Gli hanno chiesto della situazione di Icardi e lui ha detto:
“Mi viene difficile rispondere a queste domande ma per come vedo il calcio io, anche il giocatore più forte al mondo deve avere rispetto di ogni componente del suo spogliatoio. Quando qualcuno manca di rispetto, e parlo dei miei ragazzi, divento anche l’uomo più cattivo del mondo. Le squadre di calcio si costruiscono anche nello spogliatoio ed il rispetto deve essere fondamentale, non solo del ragazzo in questione ma anche di chiunque giri intorno all’interessato. Lo spogliatoio è sacro, mi piace quando si dicono le cose in faccia, preferisco che si mandino a quel paese per poi sistemare tutto in pochi giorni“.
Gli hanno fatto notare, come la panchina di Luciano Spalletti sia a rischio e in merito ha dichiarato:
“Cosa dovrei rispondere? Non lo so. Chi fa questo mestiere sa di essere in discussione, io personalmente ho sempre pensato solo a lavorare e centrare gli obiettivi. Se mi fossi messo a pensare alle voci su di me, so che avrei lasciato energie per strada. Ogni settimana facciamo il programma di allenamenti, non abbiamo mai pensato di poter lasciare questi ragazzi”.
Gli hanno chiesto se c’è la voglia di mandare k.o l’Inter e lui ha risposto:
“Secondo te voglia ne abbiamo? Io sono d’accordo con Spalletti, è un incontro di calcio e non pugilato. Anche dire la parola rabbia che vuol dire? Giocare nervosi non serve, necessarie testa e tranquillità ma domani ci vuole tanto ma veramente tanto rispetto per l’Inter perché ci metteranno in difficoltà”.