INTER BOCELLI INTERVISTA/ Il cantante Andrea Bocelli, si è concesso ai microfoni di Sky Sport per una lunga intervista in cui ha confermato la sua fede nerazzurra e ha raccontato alcuni aneddoti legati ad essa, oltre a dare le sue delucidazioni sul presente e futuro della sua squadra del cuore. Queste le sue prime dichiarazioni, riguardanti la finale di Champions League del 2010: “Ascoltavo la partita in radio perché talvolta la descrivono meglio. Solo che la trasmissione televisiva arrivava con qualche secondo di ritardo e quindi quando l’Inter segnava io lo sapevo cinque o sei secondi prima. Quando abbiamo scoperto questo si è creato un po’ di disappunto, quindi mi sono imposto di aspettare l’esultanza degli altri per poi esporre il mio entusiasmo“. Poi è tornato sulla sua fede nerazzurra e ha aggiunto: “Sono interista da quando ero bambino, le bandiere non si tradiscono. Conosco bene Zanetti e Spalletti, un suo collaboratore è un mio amico. Ma non mi dice niente, è una tomba e io non gli chiedo mai niente per cercare di non metterlo in difficoltà“. Dopo aver parlato del passato, l’intervista è tornata alla stagione odierna e non poteva mancare un parere sulla situazione di Mauro Icardi e lui ha spiegato: “Come tutti dovrà scendere in campo e dimostrare di avere nella testa e nelle gambe il talento che ha. La polemica è sempre distruttiva, mai costruttiva. È l’arte di chi ha poco da dire. Chi ha tanto da dire, di solito, fa. L’Inter quest’anno ha perso tante partite che poteva vincere, poteva avere molti punti in più in campionato ma è una buona squadra e ci sono le prospettive per essere più forti in futuro”. Gli hanno chiesto se nel futuro della squadra meneghina, ci sarà ancora Spalletti e lui ha risposto: “Io spero che rimanga all’Inter, ma son cose che deciderà la società. Se resterà lui allora sarà un motivo in più per continuare ad essere vicini a questa squadra“.