Ruben Sosa: “Conte allenatore competente e intelligente”

Inter, l’ex attaccante Ruben Sosa ha voluto dare un parere sia sulla sua ex squadra, sia sul nuovo allenatore e ha ricordato le grandi sfide con Milan e Juve

Ruben Sosa – Getty Images

INTER SOSA INTERVISTA/ L’ex attaccante dell’Inter Ruben Sosa, è stato intervistato dal portale uruguaiano El Observador, per avere un’opinione su diverse tematiche riguardanti il calcio. L’ex calciatore ha esordito, parlando del suo connazionale e neo acquisto nerazzurro Diego Godin. Queste le sue parole: “Godin ha una carriera spettacolare. Arriva in una squadra che per me è la numero uno in Italia e in Europa. Può aiutare moltissimo l’Inter a vincere. Nonostante l’infortunio subito nella pre-season, porterà all’Inter la sua esperienza come ha fatto nell’Atletico, è un capitano nato. L’Inter ha bisogno di vincere, ha vinto e continuerà a vincere, però ha bisogno di conquistare qualcosa di importante. Necessita di tornare a vincere, che sia in Coppa Italia o in campionato, deve tornare protagonista nel calcio italiano”. Naturalmente ha dato un parere anche sul nuovo allenatore e ha dichiarato: “Conte l’ho conosciuto perché ho giocato contro di lui. Era agguerrito, correva, gli piaceva sempre vincere. L’Inter ha preso questo allenatore che ha molte qualità in tutti gli aspetti, è competente, intelligente. Quando giocava si vedeva che sarebbe diventato un buon tecnico. L’Inter ha preso un allenatore per tornare a vincere”. L’ultima domanda ha riguardato i suoi trascorsi in serie A e le grandi sfide da lui giocate e ha spiegato: “Ricordo che quando giocavo nell’Inter c’erano due partite che si dovevano vincere per forza, perché altrimenti i tifosi diventavano matti. Una era il derby contro il Milan, l’altra la sfida contro la Juventus. Se non vincevi il campionato, ma vincevi questi due big match, i tifosi diventavano matti. Seguo sempre l’Inter e la Lazio, due squadre in cui ho giocato. Il mese prossimo andrò una settimana a trovare l’Inter e una la Lazio. Sono state due squadre che hanno creduto in me e voglio salutarle”.

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