Inter-Slavia Praga, Conte: “Lukaku da valutare. Difesa? Cazzate”

Le ultime news Inter si concentrano sulla conferenza stampa di Antonio Conte alla vigilia del match di Champions con lo Slavia Praga.

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Antonio Conte (Getty Images)

Dopo le tre vittorie nelle prime tre giornate del campionato di Serie A, l’Inter fa il suo esordio in Champions League a ‘San Siro’ contro i campioni della Repubblica Ceca dello Slavia Praga. Alla vigilia del match il tecnico nerazzurro Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa. Interlive.it vi riporta le sue dichiarazioni in tempo reale. “Iniziamo il nostro percorso in Champions: è importante partire col piede giusto. Affrontiamo una squadra che ha fatto molto bene lo scorso anno e ha vinto il campionato davanti a una squadra che spesso fa questa competizione come il Viktoria Plzen. Hanno fisicità e tecnica, ma soprattutto mentalità, perché sono abituati a vincere. Dovremo avere rispetto, ma credere nelle nostre qualità e farci trovare pronti anche se abbiamo avuto poco tempo a disposizione. Come l’Udinese sono molto fisici e veloci sulle fasce. Hanno solidità difensiva: hanno preso solo 2 gol a fronte dei 17 fatti. Dovremo sudarcela perché non sarà una passeggiata”. Per le altre notizie sull’Inter CLICCA QUI.

Champions, Conte all’attacco: “Basta luoghi comuni”

LUKAKU – “C’è un allenamento da fare e ancora 24 ore per fare tutte le valutazioni. Se starà bene giocherà, altrimenti scenderà in campo qualcun altro”.

DIFESA A 4 – “Il discorso dei modulo è una fissazione italiana. Il problema non è giocare a 3 o a 4, ma come giochi, l’intensità che ci metti. Il resto sono tutte cazzate dire che in Europa si vince con un modulo. Il calcio moderno si evolve e bisogna stare al passo coi tempi. Sono tornato in Italia e mi aspettavo questa domanda, mentre in Inghilterra non gliene frega niente: vogliono divertirsi”.

DERBY – “E’ ovvio che quando si inizia un nuovo percorso è meglio avere più giorni a disposizione per allenarsi tra una partita e l’altra. Ma d’altra parte la Champions è una competizione che tutti vogliono giocare”.

ALLENATORE DA CAMPIONATO – “Si vive di luoghi comuni: basta che qualcuno dica qualcosa in tv e tutti gli vanno dietro. Io ho giocato tre volte la Champions con la Juventus dopo anni che non la giocavano. Il primo anno abbiamo fatto i quarti, il secondo siamo usciti ai gironi e arrivati in semifinale di Europa League. Poi l’ho rifatta col Chelsea che era da ristrutturare. Capisco che ci sono tante aspettative, ma non è che quello che tocco io vince. Ho sempre fatto la Champions con squadre da creare mentre gli altri l’hanno fatta con squadre pronte: questo non capiscono i sapientoni”.

Inter, Conte: “Folle porsi obiettivi adesso. Biraghi non è pronto”

TIFOSI – “E’ importante che ci sia tanto entusiasmo, ma non deve dipendere dai risultati altrimenti sarebbe effimero. Deve basarsi sul lavoro che stiamo facendo: ringrazio la squadra e la società con cui stiamo ponendo delle basi solide che spero di poter sfruttare io. Altrimenti ci penserà chi arriverà negli anni successivi”.

OBIETTIVI – “Non ci possiamo porre obiettivi: strada facendo vedremo che livello possiamo raggiungere e che obiettivo si può raggiungere. Adesso non ha senso farlo. Non dobbiamo avere limiti, perché i limiti creano alibi: cerchiamo di fare il massimo e dare tutto in partita, poi vedremo dove saremo. E’ da folli parlare di obiettivi: c’è tanto da pedalare. Dobbiamo diventare stabili per ambire a giocarti qualcosa di importante. Se vivi sulle montagne russe una volta ti senti il più forte e un’altra ti senti scarso”.

BIRAGHI – “Quando è arrivato non era in condizione fisica ottimale, ora ha raggiunto buoni livelli. Mi preoccupa più da un punto di vista tattico per entrare in certi meccanismi. Soltanto allenandosi si può entrare negli ingranaggi, altrimenti la macchina si inceppa. Ci sarà comunque da prendersi dei rischi perché alcuni giocatori sono arrivati tardi e altri non hanno fatto le amichevoli per infortunio. Ma ho fiducia in tutta la rosa”.

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