Sampdoria-Inter, Conte: “Faremo turnover. Non siamo favoriti”

Antonio Conte ha commentato le ultime Inter news nella conferenza stampa della vigilia dell’anticipo di Serie A contro la Sampdoria.

Antonio Conte (Getty Images)

L’Inter va a caccia della sesta vittoria consecutiva in Serie A nell’anticipo del ‘Ferraris’ contro la Sampdoria. Una sfida che, nonostante la classifica dica che sia un testacoda, presenta molte insidie. Lo sa bene Antonio Conte, che è intervenuto nella conferenza stampa della vigilia. Interlive.it vi riporta le sue dichiarazioni in tempo reale. “Giocare a Marassi è sempre un’insidia. La Samp è una buona squadra con un tecnico bravo come Di Francesco. Sono molto organizzati. E’ partita con un sistema di gioco e poi lo ha cambiato. Dovremo fare molta attenzione perché sarà una partita difficile. E’ la classica partita dove abbiamo tantissimo da perdere”. Per le altre news sull’Inter CLICCA QUI

TURNOVER– “La partita della vita è sempre quella che si deve giocare. Quelle che verranno dopo verranno affrontate successivamente. E’ la quinta partita in pochi giorni, è inevitabile che in maniera intelligente, anche prendendosi rischi, si debba schierare una formazione intelligente. Lukaku? Fa parte della rosa”.

RISULTATI POSITIVI – “Nessuno parte per perdere. Nella nostra testa in ogni partita c’è la volontà di vincere. Le vittorie di seguito sono importanti, sono frutto del lavoro e della disponibilità dei ragazzi. Ma sono passate appena 5 giornate. Dobbiamo continuare con la stessa voglia, cercando di migliorare e dare continuità ai risultati per poter essere protagonisti. Per diventare una grande squadra servono certezze, sicurezze e stabilità”.

CRESCITA – “Quando cambi guida tecnica cambia tutto. C’è un percorso appena iniziato per tutti noi nuovi allenatori. Abbiamo margini di crescita. Bisogna capire a che velocità verrà percorso”.

PARAGONE JUVENTUS – “La cosa più importante è avere equilibrio tra fase offensiva e difensiva con 11 giocatori compreso il portiere. Dobbiamo costruire e non ripartire. Parallelismi è difficile farne, sono situazioni diverse. Ricordo che il primo anno alla Juve fummo bravi e riuscimmo a vincere da imbattuti pareggiando tante partite, trovando tante difficoltà. Era il Milan degli Ibrahimovic e Thiago Silva: una squadra molto forte che mancò in qualche aspetto, perché erano i super favoriti. Poi c’era l’Inter post triplete e un bel Napoli che stavano davanti. Oggi non siamo tra i favoriti perché Juve e Napoli sono davanti a noi in maniera importante. La qualità del campionato si è alzata: la Lazio è una squadra forte, costruita negli anni che può lottare per i primi quattro posti. Idem il Milan… Solo andando avanti potremmo catalogarci”.

Inter, Conte punge Spalletti: “I cavalli si vedono all’arrivo”

ALTI E BASSI – “Basta andare nello storico degli ultimi 9 anni dell’Inter per vederli. Non sono il primo a vincere 5 partite, anzi… Due anni fa questo gruppo era in testa a dicembre, non a settembre! Poi ebbe bisogno di vincere in casa della Lazio per andare in Champions. Anche con Mancini si era partito fortissimo. Quindi dobbiamo drizzare le antenne e tirare fuori le unghie: i cavalli buoni si vedono all’arrivo”.

CANDREVA E D’AMBROSIO – “I calciatori stanno bene. Chi aveva degli acciacchi ha recuperato. Danilo è un giocatore da calcio moderno perché sa ricoprire più ruoli. Sono contento di aver questo tipo di calciatori e sfruttarne la polivalenza”.

SANCHEZ – “Ne ho già parlato tanto: in ogni conferenza mi fate la stessa domanda… E’ un calciatore con certe caratteristiche, sta a noi fargli trovare la vena e la brillantezza persa negli ultimi due anni. Prima o poi lo vedrete in campo dall’inizio. Mercoledì è entrato in campo bene”.

LEADER – “Quando parlo di crescita parlo anche di crescita di leadership. Il mio compito è riuscire a farlo sotto tutti gli aspetti. Sono sempre molto cauto perché c’è da migliorare in tutto. Non esiste la bacchetta magica per cambiare. Trovare grande disponibilità da parte dei calciatori per me e per i tifosi deve essere una cosa che ci fa stare più sereni rispetto al passato. Ci dobbiamo rimboccare le maniche come stiamo facendo per fare il massimo”.

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