Ieri la Juventus ha vinto perché è ed è stata la più forte e la più fresca fisicamente, ma anche perché – e ci sorprende che questo sia stato successivamente sottolineato da pochi – l’Inter ha lasciato eccessiva libertà al suo giocatore forse più determinante: Miralem Pjanic.
Non è un caso che le azioni di entrambi i gol della squadra di Sarri siano partite da giocate-assist in verticale del centrocampista bosniaco. Certo, magari l’Inter avrebbe perso lo stesso anche non facendo toccare palla all’ex Roma, ma questa è un’altra questione…
Una questione legata invece sempre al derby d’Italia è quella riguardante la prestazione deludente di Romelu Lukaku. Può capitare, semmai l’errore di fondo sul belga è la valutazione – al di là di quella economica, comunque eccessiva – che media mainstream e tifosi coi prosciutti agli occhi gli hanno dato in partenza, pure perché feticcio di Antonio Conte.
Valutazione che non rispecchia la realtà: Lukaku non è (e mai sarà) un campione o un giocatore determinante per la conquista di un grande trofeo, altrimenti non avrebbe fatto panchina in uno dei Manchester United più modesti degli ultimi trent’anni, bensi un buonissimo attaccante che in una grande o semi comunque non sfigura. CLICCA QUI per le altre news sull’Inter. Chiaro che poi debba trovare una condizione fisica accettabile per poter sfruttare appieno la sua stazza. Però tutto sommato il suo avvio all’Inter, 3 gol (uno decisivo nel derby) in 632′, non è stato negativo come ora vogliono far crederci.