In casa Inter torna a galla la spaccatura tra Antonio Conte e la società, nello specifico Beppe Marotta con protagonista stavolta Chrstian Eriksen
Doveva essere l’arma scudetto, ma è ancora in tempo, invece Eriksen è diventato presto un problema. Ma in realtà noi qualche domanda ce l’eravamo posta, non chiaramente sulle indiscusse qualità del calciatore ma sul suo inserimento perlomeno in tempi brevi nel gioco di Conte. O meglio nell’integralismo, che non è solamente tattico del tecnico nerazzurro che, ricordiamo, avrebbe voluto Arturo Vidal e dunque tutt’altro tipo di giocatore per rinforzare il centrocampo e in generale alzare l’esperienza e la personalità della squadra. Al di là di una condizione fisica non ancora perfetta, è proprio perché non era nella lista dei desideri del leccese che l’ex Tottenham sta finendo in panchina. Conte fatica a vederlo in questa che è la sua Inter, bisognerebbe cambiare disposizione tattica passando al 3-4-1-2 e quindi rinunciare a un centrocampista. Che poi vuol dire scoprirsi e rischiare di più, tutte cose che al momento l’allenatore non vuole fare, se non a gara in corso. CLICCA QUI per le altre notizie sull’Inter.
LEGGI ANCHE ->>> Calciomercato Inter, ambizioni super | Altri due big per Conte
Eriksen divide Conte e Marotta: ecco ora cosa serve
Eriksen è un ‘problema’ e un altro motivo di divisione tra lo stesso Conte e la società, nello specifico Marotta che ieri sera prima del match contro Milinkovic e compagni ha risposto in maniera indiretta proprio al salentino sottolineando che il danese “è pronto” per scendere in campo, sottintendendo per fare la differenza. Poi il mister ha controreplicato nel dopo gara, con la ‘pesante’ dichiarazione “siamo arrivati fin qui senza Eriksen”. Adesso serve davvero una svolta da parte di Conte, una quasi rassegnazione ad ‘adattare’ un po’ sé stesso e di conseguenza l’Inter al numero 24, altrimenti il problema rischia di diventare gigante e irrisolvibile.
LEGGI ANCHE ->>> Calciomercato Inter, Juventus su Icardi | Piano ‘diabolico’ per prenderlo