Inter, il tecnico Andrea Stramaccioni è stato intervistato per avere un’opinione sulla possibilità di riprendere e terminare il campionato. L’allenatore si è detto piuttosto molto più preoccupato di questa situazione
INTER STRAMACCIONI INTERVISTA/ E’ stato l’allenatore che il 3 novembre 2012, espugnò con la sua Inter lo Juventus Stadium per primo vincendo 3-1 in rimonta, regalando così una notte indimenticabile ai tifosi nerazzurri. Il tecnico Andrea Stramaccioni è stato intervistato da Centro Suono Sport, per avere un parere sulla possibilità di proseguire la stagione attuale. Queste le sue dichiarazioni in merito: “Il calcio è la terza-quarta industria del Paese, posso comprendere che fermarsi sia un danno. Ma se il calcio continua a parlare di calcio in un momento così, fa una bruttissima figura. Ora non frega niente a nessuno, si parla di salute con 700-800 persone al giorno che muoiono. Quando stiamo bene si riprende: ci dobbiamo fidare di chi ci guida. In Cina è ricominciato. Io penso a mio padre, ai miei figli. Il calcio tornerà, ma dopo le industrie, chi rischia di perdere il lavoro, chi è in cassa integrazione. I giocatori con cui ho parlato io e che ho allenato, sono tutti consci e impauriti. È una sensazione di spiazzamento, hanno 25 giorni per rientrare in forma. Non si può tornare il lunedì e giocare la domenica, alla seconda partita rischi di stirarti o di romperti il ginocchio. Io come papà e come figlio sono preoccupato.
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Noi siamo anche degli stra-privilegiati, se facciamo dichiarazioni sbagliate facciamo brutta figura. C’è la persona che oggi non lavora, non sa come pagare l’affitto o sta facendo la richiesta per i 600 euro…”.