Inter, il noto presentatore Paolo Bonolis ha fatto una diretta Instagram con Damiano er Faina. Durante il colloquio ha parlato a 360° della sua squadra del cuore con aneddoti del presente e del passato
INTER BONOLIS INSTAGRAM/ Ennesima diretta Instagram tra due personaggi della tv. Damiano er Faina e Paolo Bonolis, hanno fatto insieme un incontro a distanza sul portale. Il noto presentatore, ha voluto dare il suo parere sulla questione scudetto e ha dichiarato: “Nonostante la grande forza della Juventus, ho visto bene la Lazio. L’Inter purtroppo ha avuto nel suo cammino troppi infortuni, tra i quali Lazio-Inter. Sul gol di Milinkovic-Savic Padelli si è preso i suoi tempi. Prima dello stop, la classifica era fedele ai valori; il futuro è un mistero, sicuramente sarebbe un campionato artefatto in caso di ripresa”. Sulla possibilità di riprendere e terminare il torneo ha spiegato: “Ci sono tante voci sul tema, non è facile trovare un punto in comune. Se gli operai possono tornare in fabbrica, anche i giocatori possono tornare in campo con le dovute accortezze: il mio è un ragionamento da esterno. Parlo con desiderio di chi vuol vedere il calcio“. Paolo Bonolis, ha voluto fare anche un tuffo nei bei ricordi nerazzurri e ha detto: “Ce ne sono tanti. E’ ovvio che il Triplete è stata una cavalcata straordinaria. Ma è stata una soddisfazione anche quando abbiamo espugnato lo Stadium; mi ricordo il 3-2 nel derby con gol di Adriano al 93′, una doppia gioia anche perché avevo preso il risultato corretto. La gioia di quest’anno per il 4-2 al derby, se non mi sono infettato lì non mi infetto più: ho baciato in bocca Zhang dopo un gol”.
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Purtroppo non ci sono solo ricordi felici e per par condicio, il noto anchorman ha ricordato il 5 maggio funesto del 2002 e non solo e ha affermato: “Una grandissima delusione, ma non come l’infortunio di Ronaldo sempre con la Lazio. Piansi, non ci volevo credere. Era talmente affascinante che anche gli avversari lo guardavano con ammirazione. Aveva velocità, controllo di palla e anche un sorriso eterno. Secondo me è stato il migliore, con lui il calcio è cambiato molto: aveva tecnica al doppio della velocità“.