Inter, il designatore degli arbitri Nicola Rizzoli ha voluto dare il suo parere sulla nuova situazione arbitrale in vista dell’inizio della stagione 2020/21 che partirà sabato 19 settembre con la sfida del Franchi
INTER RIZZOLI INTRVISTA/ Il designatore arbitrale Nicola Rizzoli, è stato intervistato da Radio Uno Rai per avere delle opinioni sulla situazione arbitrale, in vista della nuova stagione che inizierà ufficialmente il 19 settembre alle ore 18 con la sfida del Franchi tra Fiorentina e Torino. Il dirigente ha spiegato innanzitutto il ritorno alla divisione unica dei direttori di gara per Serie A e B, poi ha voluto dare la sua opinione sull’inserimento di quattro nuovi arbitri specializzati Var, vale a dire Di Paolo, Banti, Mazzoleni e Nasca. Queste le sue dichiarazioni: “Questa è una professionalizzazione del ruolo necessaria, se consideriamo che queste persone hanno fatto dalle 25 alle 37 partite. Questo vuol dire dare un’esperienza molto importante e permetterà a chi avrà questo ruolo di avere ulteriore esperienza e serenità per una posizione molto delicata. Stiamo studiando come migliorare il rapporto con la tecnologia, considerando anche l’indirizzo europeo. Vogliamo che il livello e la media di interventi siano a livello europeo come a livello italiano per facilitare i nostri arbitri anche sul piano internazionale, magari arrivando alle finali”. Inoltre Rizzoli ha voluto sottolineare l’intenzione di puntare decisamente verso una maggiore chiarezza e infatti ha aggiunto: “di avere una sempre maggiore trasparenza e di progressiva apertura del nostro mondo, delle nostre problematiche e soprattutto delle nostre interpretazioni. Se la gente capirà come interpretiamo una regola, sarà tutto certamente più facile. Dopo un anno di adattamento, pur sapendo che si può sempre migliorare nelle interpretazioni, vogliamo essere più uniformi nelle scelte e vogliamo anche parlare maggiormente per rendere più comprensibili“. Per tutte le altre news sul calciomercato dei nerazzurri CLICCA QUI.
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Gli hanno chiesto se finalmente potranno parlare anche gli arbitri e lui ha spiegato: “Vedremo, ne parleremo con il presidente Aia Marcello Nicchi. Ma la strada da percorrere è questa. Saremo contenti se avremo la possibilità di raccontarci meglio, sperando che le persone siano più disposte a parlare con gli arbitri e ad ammettere gli errori”.