Inter-Milan, con lo stadio con solo 1000 fortunati spettatori i tifosi delle due squadre di Milano si dividono nei locali per assistere alle partite delle loro squadre del cuore. Ecco quelli più conosciuti e le parole dei loro proprietari su come si vivono le partite davanti al maxi schermo
INTER MILAN DOVE VEDERLA A MILANO/ In questo periodo in cui gli stadi sono praticamente chiusi, anche questo pomeriggio solo 1000 fortunati potranno assistere allo stadio Meazza alla sfida tra le due compagini milanesi, le abitudini dei tifosi sono cambiate drasticamente, come ha voluto sottolineare la Gazzetta dello Sport. Gli amanti del calcio e nello specifico di Inter e Milan, hanno scelto i pub per ritrovarsi a vedere la partita. Il quotidiano milanese, ha voluto chiedere ai gestori di alcuni locali della città lombarda come si sono organizzati, partendo dal Bootleg di via Salutati, i cui proprietari Alessandro Polenghi e Alessandro Cremaschi hanno spiegato: “Abbiamo chiuso le prenotazioni da tempo”. Poi hanno aggiunto: “Abbiamo 40 posti e li abbiamo riservati solo agli Interisti. Speriamo di dargliene tre o quattro. Si gioca alle 18, birra e patatine le prendono, ma se la squadra perde se ne vanno e addio cena“. Gli hanno domandato del nuovo presidente dell’Inter Zhang e loro hanno risposto: “Se lo tengano, preferirei Ernesto Pellegrini“. Il giro prosegue e si arriva al Taipy di via Tiziano dove dichiarano: “Nasce come bar milanista, ma il fatto che D’Ambrosio e Gagliardini passino spesso qui e che Jovetic venisse a giocare a Fifa lo ha fatto diventare quasi Interista, come noi”. Gli hanno domandato se ci sono mai state delle risse e loro negano dicendo: “Ma va. C’è una tv, anzi due. Ma il derby si vede solo su uno. E non faremo stare nessuno in piedi e terremo d’occhio il distanziamento“. Ai pub nerazzurri, rispondono i ristoranti rossoneri. Uno di questi è quello di Sergio Donati in viale Cassiodoro, che ha voluto subito informare sul menù base del suo locale: “Si parte con insalatina di funghi e polpo. Poi focaccia e salumi, tagliatelle ai funghi. E chi vuole, continua con tagliata e il gran finale del sottobosco un dolce bomba che faccio io. Durante la partita ci insultiamo e ci scanniamo. Poi, finita, tutti amici. Come sul campo di calcio”.
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Si conclude questo giro, con i posti neutrali e tra questi c’è sicuramente Carlsberg Ol o Arena Carlsberg. Queste le parole dei due gestori Alfredo Pirovano e la compagna Monica, romena: “Siamo strapieni. Entrano in 400. Distanziati. Con 6 maxischermi e 5 tv. C’è una leggera prevalenza milanista. Ma c’è più fermento per il Napoli“.