Gol subiti e vittorie: più e meno dell’Inter di Conte | Le differenze con l’anno scorso

Inter: meno intensità, più gol subiti e un problema difesa notevole rispetto allo scorso anno. Qando le statistiche non sono un dettaglio

Inter-Atalanta 1-1 (Getty Images)

L’Inter e quel problema chiamato difesa. Non si tratta di un dettaglio o di una statistica utile solo a far numero. La squadra allenata da Antonio Conte, in questa stagione, ha proprio una bella gatta da pelare. Il problema è chiaro, la soluzione forse un po’ meno. Manca equilibrio e il rendimento dei singoli è inferiore rispetto alla scorsa stagione nella quale i nerazzurri fino ad un certo momento della stagione sognavano addirittura lo scudetto sfiorando la vittoria dell’Europa League.

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Inter, dai gol incassati alle non vittorie: il confronto con l’anno scorso

Non solo nei gol subiti, ma anche nel numero di vittorie la fragilità difensiva dell’Inter si sta facendo notare. La scorsa stagione, infatti, nelle prime 10 giornate di campionato la squadra di Conte subì 10 gol segnandone 22, condendo il tutto con sei vittorie nelle prime sette partite di campionato e fermandosi solo contro la Juventus di Sarri.

In questa stagione, invece, sono arrivati solo 3 successi in Serie A (nelle prime dieci) e i nerazzurri hanno già subito 11 gol (più 5 in Champions) mettendone a segno 16. Differenza evidente anche nelle statistiche, quindi, rispetto alla scorsa stagione che può far comprendere, seppur in parte, le difficoltà di questo inizio per il club di Milano.

Inter, (non) è tutta colpa di Conte: il problema difesa è reale e parte dai singoli

L’Inter subisce più di un gol a partita, lo abbiamo detto. Ma tutto questo parte dai singoli. Il più che talentuoso Bastoni troppo morbido in marcatura, ieri, nell’occasione del gol del pareggio dell’Atalanta con Miranchuk. Ma anche Kolarov contro il Milan, Vidal e Hakimi, rispettivamente contro Borussia M’Gladbach e Real Madrid, hanno fatto errori evidenti in partite davvero fondamentali.

Inter-Atalanta 1-1 (Getty Images)

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Senza dimenticare che, ad oggi, anche Handanovic non sta rendendo al top, lui che è stato uno degli uomini più importanti per i nerazzurri nel periodo buio pre-Suning. Proprio per tutti questi motivi, la strada dei nerazzurri per trovare la perfezione difensiva, è ancora molto lontana ma può (e deve) partire dai giocatori, anche per evitare di usare Antonio Conte come unico capro espiatorio.

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