Alla fine della scorsa stagione Marotta avrebbe dovuto imporsi convincendo Suning a divorziare con Conte. Non ci è riuscito o non ha voluto, in ogni caso ha fallito
Sappiamo che Marotta avrebbe voluto mandare via Conte, prendendo Allegri, già al termine della scorsa stagione. Alla fine, però, si è arreso alla volontà del padrone, ovvero Suning, coi risultati oggi sotto gli occhi di tutti. Il rapporto tra Conte e la società si era rotto inesorabilmente e proprio per questo bisognava cambiare. Da amministratore delegato con potere decisionale sull’area sportiva, Marotta avrebbe dovuto far prevalere la sua scelta (minacciando di dimettersi in caso contrario), facendo capire agli Zhang che, i soldi ‘risparmiati’ non divorziando con Conte, si sarebbero poi potuti perdere, con gli interessi, fallendo i principali obiettivi, su tutti – anche perché il primo all’orizzonte – la qualificazione agli ottavi di Champions. Perciò il fallimento di Conte, finito per quello che avevamo conosciuto fino all’anno scorso e ormai totalmente incapace di dare una scossa alla squadra, è soprattutto il fallimento di Marotta, comportatosi da aziendalista quando non avrebbe dovuto esserlo. Il sospetto è che sia finito pure lui.
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