Interlive.it ha intervistato in esclusiva l’ex difensore dell’Inter Fabio Galante all’indomani dell’eliminazione dalla Champions della squadra di Conte
L’ex difensore dell’Inter, Fabio Galante, ha parlato in esclusiva ad InterLive.it all’indomani della eliminazione dalla Champions League della squadra di Antonio Conte.
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– Analizziamo la partita. Qual è stato il momento chiave del match?
“Intanto, bisogna dire che è stato un girone che si poteva passare anche da primi, ma il calcio è strano. Soprattutto dopo il Coronavirus. Basti vedere l’Atalanta che ha battuto il Liverpool ad ‘Anfield’ (0-2). Quando non arriva il risultato che ci si aspetta, i commenti sono sempre negativi. L’Inter ha creato tanto rischiando poco. Il passaggio al turno successivo, comunque, è stato buttato a ‘San Siro’ in una partita chiave contro il Real Madrid orfano di Benzema e Sergio Ramos“.
– L’Inter chiude a 6 punti un girone che doveva essere passato anche per le grandi ambizioni del club. Si può parlare di fallimento?
“Sì, l’obiettivo di passare agli ottavi di Champions League è stato fallito. Nelle ultime due stagioni sei uscito all’ultimo respiro ma quest’anno era un obiettivo dichiarato passare al prossimo turno. Normali quindi le polemiche, ma di partite da giocare ce ne sono ancora tante. E’ sicuramente un brutto colpo per l’Inter e per i tifosi, ma ci sono ancora Serie A e Coppa Italia da giocare, sperando i nerazzurri conquistino almeno un trofeo quest’anno”.
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– Questione Conte. Ieri sera, dopo il match, è sembrato alquanto nervoso ai microfoni di ‘Sky Sport’. Chiuderesti i rapporti con lui anzitempo dopo la delusione di ieri sera?
“Questa è una domanda difficile. Non ho né la forza né le capacità per rispondere. Io vedo una squadra che ieri ha dato tutto, non bisogna buttare via quanto fatto nelle ultime stagioni. Dovranno valutare bene a fine anno”.
– Eriksen, che è sempre un argomento scottante, è entrato soltanto a 10 minuti dalla fine, Sanchez poco prima. Credi che facendo prima i cambi, l’esito del match sarebbe stato diverso?
“Penso che l’allenatore faccia il bene della squadra. Come detto, quando non vinci si fanno mille analisi negative. Conte mette semplicemente la formazione ideale per cercare di vincere la partita. Eriksen è sotto la bocca di tutti perché doveva fare la differenza all’Inter, e invece sta faticando ad ambientarsi. A me piace come giocatore ma credo che certe volte possa capitare che un calciatore non si trovi a proprio agio”.
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Parliamo sempre dell’Inter che deve ancora migliorare per diventare una grande squadra pure mentalmente parlando. Secondo te, anche Conte deve fare un upgrade nelle partite decisive come quella di ieri sera?
“Secondo me, quando non vinci da tanti anni, il peso delle scelte e delle sconfitte diventa triplo. La società sta crescendo sempre di più, quindi è normale essere delusi. Conta anche la fortuna nel calcio, ma probabilmente l’Inter non è ancora pronta per essere determinante in serate fondamentali come quella di ieri sera. Archiviata la Champions League, l’Inter ha tutto il tempo per fare un’ottima seconda parte di stagione”.
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