Inter: vittoria convincente quella contro la Lazio che riporta la squadra di Conte prima in campionato. Il merito è (finalmente) di tutti
Inter–Lazio, finita 3-1 grazie ai gol di Romelu Lukaku (doppietta) e Lautaro Martinez, è stata una prova convincente per i nerazzurri che hanno centrato l’obiettivo primo posto (al girone di ritorno non capitava dal 2010) e si preparano al derby contro il Milan più carichi che mai. In chiave scudetto, però, tra protagonisti inattesi e alcune smentite tattiche importanti, la ‘Beneamata’ è finalmente tornata ad essere di tutti: scopriamo perché.
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Inter, smentiamo i ‘filosofi’ su Brozovic-Eriksen: il croato è una certezza, il danese (più Perisic) in crescita
“Eriksen e Brozovic non possono giocare insieme”. Quante volte lo abbiamo sentito dire? Bene, in una delle partite più importanti della stagione arriva la smentita sul campo niente poco di meno che da Antonio Conte. Il tecnico dell’Inter mette entrambi titolari: il danese è autore di 70′ di altissimo livello. Soprattutto nel primo tempo, l’ex fantasista del Tottenham corre e inventa regalando alcune occasioni da gol veramente succose ai compagni (i due passaggi a Lautaro e Brozovic). Il croato, invece, corre, recupera e gestisce la manovra nerazzurra alla grande come dimostrano i due palloni recuperati nell’occasione del secondo gol (fortunoso rimpallo) e del terzo – situazioni fondamentali ai fini del risultato finale.
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Il centrocampista dimostra una volta in più la sua importanza in questa squadra che senza di lui non può proprio stare (a proposito, era diffidato. Bravo anche a non prendere giallo, in vista di Milan-Inter sarebbe stata un’ammonizione pesante). E non dimentichiamoci di Ivan Perisic. Grande prova difensiva per l’ex ala del Bayern Monaco che tiene alla grande per tutta la partita. Conte lo ha reinventato laterale mancino e lui, nonostante qualche prestazione opaca di troppo, si è messo al lavoro guadagnandosi la fiducia di allenatore e staff che hanno tutti i motivi per sorridere in chiave scudetto: Brozovic è sempre più una certezza, Eriksen e Perisic sono in crescita e, soprattutto, l’Inter finalmente torna ad essere di tutti: dal primo titolare all’ultimo panchinaro.