Ferri: “Un derby giocato da due squadre che si contendono una leadership che mancava da tanto”

Milan-Inter, in vista del derby di domenica prossima l’ex difensore nerazzurro Riccardo Ferri ha voluto dare la sua opinione sulla partita. Il giocatore ha sottolineato come finalmente il derby vale per la lotta scudetto e non solo per la semplice supremazia cittadina

MILAN-INTER FERRI INTERVISTA/ L’ex difensore dell’Inter Riccardo Ferri, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport per presentare il derby di Milano, che vede le due squadre milanesi in testa alla classifica come non accadeva da anni. Queste le sue prime dichiarazioni: “Il derby per me è davvero un qualcosa di particolare. Ai miei tempi, quei derby, visti ora da lontano, magari assumono anche maggior valore. C’era l’Inter ‘dei tedeschi’ e il Milan ‘degli olandesi’, due squadre protagoniste di quegli anni sia a livello nazionale che internazionale. E il derby di domenica un po’ riporta a questa immagine vista la classifica dopo tanti anni di supremazia bianconera”. Gli hanno fatto nuovamente notare, che sarà una sfida scudetto e se l’immaginava e lui ha confermato: “Me lo aspettavo per l‘Inter dopo l’arrivo di Marotta e Conte, anche andando contro il parere di tanti amici interisti che vedevano in loro solo l’immagine della juventinità. Stanno dimostrando la loro professionalità. Sinceramente, non pensavo così in fretta: decisivo l’ausilio della proprietà che ha messo a disposizione capitali importanti”. Gli hanno domandato della squadra rossonera e lui ha spiegato: “Il Milan ha sorpreso tutti, anche gli stessi tifosi rossoneri. Fondamentale il lavoro di gente competente come Paolo Maldini. Si parla sempre di Ibrahimovic e di Donnarumma, ma io vedo un progetto ben preciso con giovani che hanno energie e voglia di emergere. Scelta azzeccata quella di tenere Pioli nel momento in cui era in bilico”. Gli hanno chiesto, se il fatto che la squadra di Antonio Conte abbia sorpassato quella di Pioli nell’ultimo turno di campionato possa pesare e lui ha dichiarato: “Sicuramente è un vantaggio per l’Inter, ma è una partita in cui non puoi fare calcoli. Come nella boxe, te le devi dare di santa ragione e alla fine chi rimane in piedi ha vinto. Un successo dell’Inter potrebbe significare un bell’allungo”. Non poteva mancare, la domanda su quale giocatore sarà più decisivo tra i due bomber Ibra e Lukaku e l’ex calciatore ha risposto: “Il singolo è importante, ma io punto più sulla squadra. Mi auguro di vedere un derby senza ruggini, ma un derby giocato a calcio da due squadre che si contendono una leadership che mancava da tanto. Lukaku è uno che gioca sempre per la squadra e lo fa anche a parole: mi piace molto. Ibrahimovic straordinario fuoriclasse, però ha degli atteggiamenti nei confronti della squadra che a me non piacciono”. Gli hanno fatto notare, come Christian Eriksen adesso potrebbe essere un’arma in più per Conte e lui ha detto: “Può essere un giocatore in più e ha ancora grandi margini di miglioramento, anche perché la condizione migliora giocando. Dà qualcosa di diverso dagli altri. Non è mai stato un problema, forse alcune situazioni – anche a livello di vita quotidiana – hanno fatto fatica a incastrarsi. Eppure si è sempre messo a disposizione senza creare problemi. Ora c’è ancora una grande fetta di campionato da doversi giocare e può davvero rivelarsi una carta in più per Conte“.  Per tutte le altre news CLICCA QUI.

LEGGI ANCHE>>> Inter, da Skriniar a Eriksen | Conte e i preconcetti degli altri

L’ultima domanda ha riguardato l’esterno destro Hakimi, arrivato nello scorso mercato e subito decisivo e hanno chiesto a Riccardo Ferri, se pensava che sarebbe stato subito così importante e lui ha spiegato: “No, soprattutto non mi aspettavo una crescita così veloce a livello di lettura difensiva. Lui è sicuramente uno di quei giocatori che potrà fare cose importanti per l’Inter anche in futuro”.

Gestione cookie