Inter, la Super League non va bene | Ma la Uefa deve fare di più

Inter: dalle parole di Antonio Conte al futuro del calcio europeo. Tra le ragioni e i torti del caso, il calcio deve cambiare ad ogni modo

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Aleksander Ceferin (Getty Images)

Dopo l’addio alla Superlega dell’Inter e le parole di Antonio Conte dopo il pareggio contro lo Spezia, sembra chiaro che il destino della nuova competizione europea sia segnato definitivamente o quasi. Il futuro del calcio europeo, però, va ridisegnato veramente. Perché i problemi attuali, che Ceferin e colleghi si portano dietro ormai da anni e fanno finta di non notare, non possono passare solo per un capriccio di Florentino Perez e pochi altri eletti. Per tutte le altre news CLICCA QUI.

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Inter, dalla Superlega alla situazione europea: Ceferin, il calcio deve cambiare

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Pallone Uefa Champions League (Getty Images

Dalle parole di Florentino Perez per poi passare a quelle di Marotta, Agnelli fino alle istituzioni, personaggi famosi, politici e, infine, Aleksander Ceferin. Tutti, ma proprio tutti hanno detto quello che pensavano riguardo alla Superlega. Solo sulla Superlega, però. Uno il concetto cardine: il calcio deve essere meritocrazia. Giusto. E così dovrà sempre essere. Ma nessuno o quasi si è soffermato sui problemi del calcio che tutti noi amiamo e conosciamo e che comprende i campionati nazionali, la Champions League e anche l’Europa League. Nessuno si è espresso sui fatti reali decisamente poco rassicuranti.

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Il FPF (Fair Play Finanziario), ad esempio, che ha allungato il divario già importante tra le big e le cosiddette squadre ‘normali’, non si è rivelato meritocratico. Non lo ha fatto con i tanti cartellini e stipendi aumentati in maniera a dir poco esagerata anche a causa di club come Psg e Manchester City che non rappresentano esattamente il volto della meritocrazia nello sport. E quindi? Quindi la Superlega non è la soluzione, è chiaro. Non ci volevano di certo le minacce della Uefa per comprenderlo. Ma i problemi del calcio europeo rimangono; e non è inveendo contro 12 club che il calcio verrà reso migliore: ma, anzi, probabilmente si ottiene l’esatto contrario.

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