Zamorano: “Per un certo periodo, la mia maglia 1+8 è stata la più venduta in Italia”

Inter, l’ex attaccante Ivan Zamorano è stato intervistato dai tifosi mentre era ospite del sito di scommesse Star Casinò. Il calciatore ha ricordato i suoi trascorsi in nerazzurro e la sua grande amicizia con Ronaldo il Fenomeno. Oltre alla storia del suo famoso numero di maglia 1+8

Zamorano ©Getty Images

INTER ZAMORANO INTERVISTA/ L’ex attaccante dell’Inter Ivan Zamorano, è stato ospite di Q&A organizzato dal sito di scommesse Star Casinò. Queste le sue prime dichiarazioni: “Quando uno arriva all’Inter, il tifoso interista non lo dimentica mai. L’interista ha passione, sentimento, anche sofferenza; questo fa la differenza col resto dei tifosi. Per questo sono sempre orgoglioso di avere indossato quella maglia”. Gli hanno ricordato la foto con Ronaldo, dopo una partita tra il suo Cile e il Brasile e lui ha detto: “Quella foto simboleggiava non solo l’amicizia con Ronie, ma anche l’orgoglio di essere rappresentanti dell‘Inter. Il nostro presidente era in campo, ecco perché quella foto ha un enorme significato per me”. Gli hanno domandato, perché scelse l’1+8 sulla maglia e lui ha spiegato: “Dopo il Mondiale di Francia, Ronaldo tornò molto giù di morale. A quel punto mi chiamarono Massimo Moratti e Sandro Mazzola chiedendomi di ridargli la maglia numero 9 per dargli un po’ di gioia in più. Quando toccò a me scegliere il numero, chiesi di avere due numeri la cui somma dovesse dare nove. Però volevo un più in mezzo: inizialmente non sapevano se si potesse fare, poi Mazzola mi ha chiamato dicendomi che Moratti parlò con la Federazione e non c’erano problemi. All’inizio ci ha pensato il magazziniere piazzando il segno più con un adesivo, poi è arrivata la maglia dello sponsor. Per me è stata la reinvenzione di un numero mitico. Per un certo periodo, la mia maglia 1+8 è stata la più venduta in Italia. Mi è piaciuto molto dare la 9 a Ronaldo, era il Fenomeno, il numero uno al mondo”. Gli hanno chiesto che cosa rappresenta per lui la squadra nerazzurra e lui ha dichiarato: “Amore, passione, sentimento. Il mio carattere nel giocare a calcio è molto assimilabile alla storia dell’Inter. Sono stato benissimo per cinque anni, ogni volta che torno sembra che non sia andato mai via. Il ricordo della gente, di San Siro, di un club come l’Inter, per me è bellissimo”. Gli hanno domandato qual è stata la serata più bella con la squadra meneghina e lui non ha avuto dubbi: “La finale di Coppa Uefa di Parigi del 1998, una serata magica per me e tutti i tifosi. Se il giorno prima mi avessero chiesto di sognare quello che sarebbe successo l’indomani, non avrei sognato una serata fantastica come fu davvero. Fu indimenticabile“.

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Gli hanno chiesto, se fosse un procuratore chi porterebbe all’Inter e lui ha risposto: “Porterei subito Kylian Mbappé, un calciatore che ha un futuro grandioso e che ha tutta la qualità per essere un calciatore fantastico in Europa. Se posso pensare ai calciatori cileni, dico che Alexis Sanchez e Arturo Vidal stanno benissimo e possono contribuire al progetto dell’Inter vincendo tanto”.

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